Rotatoria? “Possibile grazie al dialogo”


Lanciano – “Il progetto della Rotatoria lungo la Variante Frentana, approvato questa mattina nel corso del Consiglio comunale di Lanciano, è un risultato conseguito grazie al dialogo con l’opposizione consiliare e alla Regione Abruzzo, che ha integralmente finanziato l’opera”. Manlio D’Ortona, foto, capogruppo di opposizione in Consiglio comunale, che nell’assise civica di questa mattina ha votato favorevolmente all’opera, illustra le ragioni della sua posizione.
“Perché la nostra città possa assurgere a città di “livello regionale” – sottolinea D’Ortona – occorre porsi il problema della sua accessibilità. Ovvero le strade principali di penetrazione verso il baricentro della città devono avere tempi di percorrenza competitivi e ridotti al minimo. In questo modo – aggiunge l’esponente di opposizione – i flussi veicolari verso il centro possono avere agevole accesso e contribuire alla rigenerazione economica di un territorio vasto e articolato”. Le rotatorie, in sostanza, possono contribuire a questo risultato soprattutto se posizionate nei nodi strategici per abbattere filtri e interferenze.
“Su questa opera – rimarca D’Ortona – il dialogo dell’assessorato all’Urbanistica (e solo di questo) con l’opposizione consiliare e con la Regione Abruzzo ha reso possibile il perfezionamento di un finanziamento pari a 600.000 euro per la realizzazione di questa opera”. In sostanza un risultato conseguibile perché due sono le componenti messe in campo. La capacità di dialogo di un pezzo (piccolo) di questa maggioranza con la filiera delle istituzioni e della politica.
L’impegno della Regione Abruzzo dal punto di vista della sostenibilità finanziaria dell’intervento e in particolare – perché occorre sempre dare merito a chi ha mostrato impegno e interesse – alla Giunta regionale tutta e al Presidente della commissione bilancio Emilio Nasuti.
Ovviamente è doveroso sottolineare che nessuna risorsa è stata allocata dall’amministrazione comunale.
“Il metodo (del dialogo) – sottolinea Manlio D’Ortona – è quello giusto perché “la ragion di stato”, ovvero la realizzazione in questo caso di un bene comune per la collettività, va oltre i colori politici e punta diritto verso l’interesse di tutti. Metodo, occorre però sottolineare, non riscontrabile per altre opere strategiche come l’ospedale, la Fiera, le questioni ambientali, la cultura e le politiche sociali. In questi settori, rispetto alle proposte dell’opposizione – conclude D’Ortona – “mai più orecchie furono così sorde”. Vedremo in futuro”.


30 Agosto 2013

Categoria : Politica
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