Quella chiesina a San Pietro da Morrone
Paganica – Riceviamo da Gioacchino D’Annibale: “La sopresa nella 719esima Perdonanza Celestiniana è giunta dal convegno “Papa Celestino V e i Paganichiesi” che si è svolto a Paganica domenica 25 Agosto 2013. Come dice il titolo a Paganica, nella sede del Centro Civico, ne hanno parlato il Vescovo Ausiliare dell’Aquila Mons. Giovanni D’Ercole, il Vice Presidnte del Comitato Perdonanza Alfredo Moroni, l’Assessore al Turismo del Comune dell’Aquila Lelio De Santis, la Professoressa Stefania Di Carlo Storica ricercatrice dellordine dei celestini, Raffaele Alloggia cultore di Storia locale e Don Dionisio Rodriguez Parroco di Paganica; moderatore Emidio Di Carlo.
Per la prima volta nella storia delle Perdonanze degli ultimi decenni si è preso atto che solo in Paganica esiste una chiesetta intitolata a S. Pietro da Morrone; benchè i documenti non ne facciano esplicito riferimento e non attribuiscano al sito religioso la dovuta primaria importanza dopo la Basilica di Collemaggio. Per Mons. D’Ercole la priorità va data alle chiese e non solo a questa rupestre. La preoccupazione del Vescovo Ausiliare dell’Aquila va alla Chiesa dell’Assunta per la quale ha detto che “ già in precedenza aveva assunto con i paganichesi l’onere della ricostruzione.“
Sul piano strettamente storico si è espresso Raffaele Alloggia con le sue numerose e precise informazioni che costituiscono un punto fermo sul valore della chiesetta rupestre paganichese.
“Carlo II d’Angiò, – ha detto Alloggia – a seguito dell’intercessione di Celestino V, da poco Papa, fece rientrare in città i paganichesi che erano stati esiliati a causa del loro parteggiare con Nicola dll’Isola, come riferisce “La Cronica” di Buccio da Ranallo. La Chiesa sita in Paganica, già intitolata a S. Pietro Apostolo, nel 1313 fu dedicata a S. Pietro da Morrone. La stessa è stata oggetto di restauri ed oggi è inagibile a causa del sisma del 2009. Le ricerche, anche presso gli archivi, non hanno messo in luce ancora la proprietà e quindi, Raffaele Alloggia, ha invitato le autorità religios e laiche ad intervenire perché il bene prezioso non venga abbadonato”.
Stefania Di Carlo, docente di Storia della Ciesa Antica e Medioevale dell’ISSR dell’Aquila, ha reinserito il ruolo della chiesetta nel quadro della Canonizzazione di Pietro da morrone avventa il 5 maggio 1313 e di cui nel 2013 ricorrono i 700anni. La studiosa ha ripercorso le tappe fondamentali di Pietro da Morrone, salito al trono pontificio nel 1294, con il nome di Celestino V. In modo particolare ha illustrato il percorso da Sulmona a L’Aquila, per l’Incoronazione, attraverso i luoghi della Valle Subequana e dei miracoli avvenuti. Ha quindi evidenziato il ruolo di Paganica anche per il miracolo dell’indemoniata che guarì recandosi sul sepolcro del Santo nella Basilica di Collemaggio.
Don Donisio Rodriguez ha messo in luce l’importanza delle varie apparizioni del Santo, su cui si è lungamete soffermata la studiosa aquilana, delle tradizioni e, soprattutto, della “passeggiata” in onore del Santo verso la Chiesetta di S. Pietro da Morrone che si svolge nel mese di giugno.
I rappresentanti del Comune, Alfredo Moroni e Lelio De Santis, sono rimasti piacevolmente sorpresi di quanto spiegato rileggendo la Bolla della Perdonanza, a partire dal testo latino e in merito ai contenuti religiosi e giuridici della stessa Bolla spesso interpretati dal popolo, e non soltanto dallo stesso, in modo superficiale ed approssimativo. Entrambi hanno ritenuto che la Chiesa Paganichese rientri nel quadro della politica dell’amministrazione in materia di Turismo Religioso.
Chissa se da quanto emerso dal convegno tenutosi a Paganica non possa venire fuori uno stretto legame tra San Pietro Celestino V, la sua Basilica di Collemaggio e la sconosciuta ed unica chiesetta di “Villa” Margine dedicata proprio a San Pietro al Morrone?”.
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