Perdonanza, l’indulgenza è veloce, ma la lite in Comune lo è ancora di più
L’Aquila – Migliaia di fedeli (e anche non fedeli incuriositi) hanno varcato, e continuano ma varcare nelle ultime ore, la Porta Santa aperta tra puntelli e inferriate di sicurezza. Un tortuoso e vigilato percorso, tutti in fila (magari non proprio tutti, gli italiani si sa sono indisciplinati anche di fronte ad una Porta Santa) per entrare, dare un’occhiata e proseguire verso l’uscita. Fuori, ci si può confessare ad un banchetto allestito dai frati, perchè per lucrare l’indulgenza bisogna essere pentiti e confessati. Lo dice la bolla. La Perdonanza 2013 sarà ricordata per queste sue caratteristiche davvero inedite, ma anche perchè mentre i fedeli varcano la soglia perdonante, in Comune già di litiga sulle spese e su come si è agito.
E’ accaduto, infatti, già questa mattina in consiglio. Il clima del perdono è lontano mille miglia, o forse non c’è proprio mai stato. La politica non ha percepito neppure l’esigenza di rinviare ad altra data la polemica in aula, scoppiata mentre la Porta Santa è ancora aperta.
Non sarà un esempio di eleganza e di stile, negli annali. Sarà una prova del degrado anche psicologico in cui la politica è precipitata, come nell’Inferno dantesco, verso i gironi più in basso. I turisti non sono ancora andati via (ammesso che ne siano arrivati e abbiano pernottato) che la Nuova Gerusalemme già litiga e in Comune si azzuffano sulla Perdonanza.
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