Il degrado del Museo Cascella


Pescara – Scrive la consigliera comunale del PD Paola Marchegiani: “Nel 1894 il Comune di Pescara concesse, su richiesta dell’artista Basilio Cascella un terreno in una zona quasi deserta, in Via delle Acacie, al fine di costruirvi “uno stabilimento artistico di pittura, litografia e arti affini” tra i primi in Italia.
Venne edificato così uno stabilimento cromolitografico, sede di intensa produzione artistica, qualificato punto di incontro per attività intellettuali, riferimento per l’apprendimento di tecniche pittoriche, grafiche, successivamente anche ceramiche.
Negli anni Sessanta del secolo XX, Tommaso Cascella sentimentalmente restituì al Comune quanto era stato offerto al padre Basilio, donando l’intera costruzione con quanto conteneva (dipinti, ceramiche, litografie, libri, mobili e altro).
Dopo anni di preparazione, nel 1975 fu istituito il Museo intestato al capostipite Basilio.
Il luogo divenne incentivazione alla cultura con visite guidate, iniziative di studi per i giovani, corsi di apprendimento per i bambini, conferenze e dialoghi sull’arte.
Con la giunta Mascia tutte queste attività sono sensibilmente diminuite se non scomparse.
Lontani ormai sono i tempi in cui con l’Amministrazione di centrosinistra si implementava il numero delle opere del museo attraverso donazioni da parte degli eredi della tradizione artistica dei Cascella come Tommaso Junior, Matteo Basilè, pioniere dell’arte digitale, Davide Sebastian, Jacopo Cascella.
Lontani sono i tempi del restauro di tutte le pietre litografiche di Basilio.
Durante il mio assessorato è stato realizzato un interessantissimo itinerario fotografico per la cura del suo ideatore Eugenio Riccitelli.
Nel 2009 ho promosso la realizzazione della prima biografia di Tommaso Cascella concomitante alla mostra allestita nella Fondazione Paparella Treccia.
Da allora il nulla, il degrado, la scarsa attenzione, la poca visione di un progetto museale moderno.
Oggi la Commissione Comunale Cultura si è recata per un sopralluogo al Museo.
Sono stati messi in evidenza chiari segni di sciatteria come ad esempio alcune mattonelle staccate, e gravi infiltrazioni d’acqua presenti in quasi tutte le stanze che potrebbero creare seri problemi alle opere pittoriche.
Inoltre nel giardino si è evidenziato il problema di numerose piante infestanti quali l’Elianto e la Robinia Pseudo Acacia che metterebbero a rischio sia la superficie del muro esterno ricoperto da numerose, preziose ceramiche, che la struttura stessa del Museo.
La conservazione e la tutela della straordinaria memoria storico-culturale della nostra Città continua ad essere dimenticata e mortificata da questa stravagante e squalificata amministrazione a guida Mascia.


28 Agosto 2013

Categoria : Cronaca
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