Quel terremoto di Gubbio, così simile a quello aquilano: scosse da anni, tutti zitti…
L’Aquila – Riceviamo da Tonio Zigani: “Sono originario di Terni e vivo in Abruzzo da alcuni anni. Vorrei farvi notare che il terremoto di Gubbio sembra dannatamente simile a quello dell’Aquila, anche se per fortuna di tutti noi umbri molto meno forte speriamo almeno finora. Leggo sul vostro online, e solo su pochi altri, sempre le notizie sui terremoti che penso prelevate dai tanti siti sismici cominciando dall’INGV. Significa che tutti potrebbero farlo e fate bene voi a riportare tutte le scosse.
A Gubbio i terremoti c’erano da più di un anno. Come a L’Aquila nel 2008, un anno prima del sisma più forte. A Gubbio ci sono state decine di scosse e poi quella forte 3,7 Richter oggi, seguita da uno sciame impressionante di decine e decine di scosse. Come a L’Aquila o mi sbaglio? L’ipocentro cioè l’origine sotto terra del terremoto oscilla sui 10 km, come a L’Aquila più o meno. Fenomeni quindi analoghi, assai simili.
Non ho mai letto una parola, un intervento di scienziati e autorità , un fiato dalla Regione Umbria su questo terremoto di Gubbio che , mi pare di poter dire, era quasi annunciato, come quello dell’Aquila.
Questa è l’Italia di fronte al terremoto: come se non fosse mai accaduto nulla. La scelta dei silenzi e dell’oscuramento delle notizie magari per non spaventare i turisti. Che vergogna”.
(Ndr) – In questo incredibile paese dai mille interessi occulti e dalle mille trame su ogni cosa, il terremoto fa notizia solo quando si cominciano a contare i morti e le devastazioni, con tanto di accurati calcoli dei costi. Di Gubbio, lei ha ragione, non ha mai parlato la stampa nazionale nè tanto meno la tv pubblica. Se ne parla oggi con concitazione e la solita ignoranza abissale di taluni cronisti. Uno di costoro ha detto oggi in tv (nazionale) che l’ipocentro a Gubbio è a… 800 chilometri. Così siamo ridotti e questi siamo. Niente ci cambierà , neppure tombe e lapidi, disastri e tragedie.
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