Aeroporto, basta con i… dopaggi
Pescara – Da Lionello Piccinini riceviamo: “Gentile Direttore, vorrei commentare l’articolo di S. Leone (apparso qualche giorno fa) e quello di oggi relativo alle problematiche dell’ aeroporto di Pescara. Per prima cosa non credo che si possa parlare di carenza di fondi (alla SAGA ) perchè basta rivedere i finanziamenti concessi dalla regione negli ultimi anni che risultano essere di decine di milioni di euro.
Neanche di mancanza di infrastrutture, basta vedere gli investimenti negli ultimi anni e quelli europei stanziati pochi giorni fa.
Il problema è che volenti o nolenti non si può più dopare il mercato regalando milioni di euro per far atterrare una sola compagnia low-cost (rayanair ) con la scusa del ritorno turistico (chi l’ha visto?).
Oggi a Pescara il traffico aereo è al 99% della suddetta compagnia ed il risultato è che tra il 2012 e il 2013 a tutt’oggi il movimento passeggeri è diminuito del 4% (fonte Assoaeroporti) e difficilmente quest’anno si arriverà 500mila passeggeri.
Ora si vuole allungare la pista per permettere voli intercontinentali e sicuramente bisognerà trattare per avere una compagnia disponibile, tenuto conto che di compagnie lowcost per tratte medie (europee) ce ne sono diverse ma per lunghe tratte ne risulta solo una (negli U.S.A.) quanto costerà portarla al Liberi?
E pagherà come è stato finora il contribuente abruzzese?
Ora una domanda: ma se nonostante gli importanti investimenti statali, i fondi pubblici regionali per pagare la rayanair, i ripiani finanziari annuali degli enti pubblici per non far fallire la SAGA, non si riesce a far realmente decollare l’aeroporto di Pescara non sarà che è realmente un aeroporto poco appetibile per un traffico realmente commerciale?
Date un’occhiata di ciò che è successo all’aeroporto di Verona (http://www.larena.it/stories/Home/415277_contratto_ko_ryanair_abbandona_il_catullo/) l’anno scorso ha rotto il monopolio con la rayanair perdendo circa 500mila passeggeri annui ma ora ha circa 20 compagnie che vi operano e sta recuperando passeggeri e risanando la società di gestione (pubblica)!
Per ultimo un invito , non cominciamo a diffondere l’idea che la colpa di tutto ciò è l’aeroporto di Preturo!
I problemi sono una società (SAGA) sovradimensionata ed in perenne perdita, il finanziamento annuale per portare passeggeri che droga il mercato e per ultimo una classe politica che pensa di più ai Cda e al proprio localismo che al vero sviluppo turistico “dell’intera regione”.
La ringrazio della cortese attenzione.
Un amante del volo (e del buon vecchio e fantastico P66C)”.
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