Cinema, Vasto davvero sotto tono
Vasto – Scrivono Etelwardo Sigismondi e Massimo Desiati: “Ogni spettacolo ha il suo “dietro le quinte” ed è lì che siamo andati a guardare. Un festival del cinema assolutamente sotto tono e la colpa non è imputabile alla carenza di fondi ma alla ormai cronica impreparazione e sprovvedutezza dell’Amministrazione comunale. Con questo 18esimo Vasto Film Festival, la città ha perso l’occasione per essere presente, fosse anche soltanto lambendoli, sui media nazionali. Al contempo, il Vasto Film Festival ha disperso la sua peculiarità di evento nazionale nel panorama del cinema italiano.
Ma è scorrendo la delibera n° 229 del 07.08.2013, avente ad oggetto “Vasto Film Festival 2013 – Provvedimenti”, che si evidenziano tutte le carenze e le responsabilità dell’Amministrazione comunale nell’approntare la kermesse cinematografica.
Nella Delibera in questione viene richiamato l’atto di Giunta n.186 del 1° luglio 2013 con il quale l’Amministrazione approvava il calendario delle manifestazioni dell’estate, prevedendo la XVIII edizione del Festival nelle serate dal 18 al 22 agosto. Quindi, tutto avrebbe potuto far pensare che, nello stabilire le date del festival, l’Amministrazione avesse già provveduto a programmare l’evento, avendo preventivamente scelto, in piena trasparenza, l’organizzatore e valutato la disponibilità a partecipare degli ospiti. Così sarebbe dovuto essere ma non è stato.
Continuando nella lettura della delibera 229/2013 si rileva, piuttosto, che l’Amministrazione si è completamente disinteressata del festival (almeno per la sua parte burocratica ed amministrativa…) fino al fatidico 7 agosto. Perché fatidico? Perché, sempre dalla Delibera, ci si avvede che, come per magia, il 7 agosto pervengono al Comune tre proposte progettuali da parte di tre distinte agenzie, le due poi escluse neanche firmate… Le proposte vengono presentate nel medesimo giorno, simultaneamente, infatti i loro numeri di protocollo sono 31867 – 31868 – 31869!
L’amministrazione, notoriamente dormiente, si dimostra in questo caso, invece, molto solerte ed efficiente: le tre proposte organizzative del festival, dall’ufficio protocollo, vengono immediatamente passate al settore competente che, nello stesso giorno, le esamina, le valuta ed elabora una relazione di merito che, alle ore 18,40 del 7 agosto, approda in Giunta. Quest’ultima, a questo punto, valuta positivamente la seconda proposta, quella della META SRL – Comunicazione e pubblicità (prot. 31868), in quanto più conforme agli indirizzi ed ai programmi dell’Amministrazione comunale. In realtà gli indirizzi ed i programmi dell’amministrazione Comunale in merito al Film festival sono ignoti.
Certo l’amministrazione comunale deve spiegare come mai un festival che da diciotto anni è consuetudine dell’estate vastese e che necessiterebbe, semmai, di mesi di lavoro per la sua organizzazione, viene “attrezzato” solamente in undici giorni! Così come bisognerebbe capire come mai l’Amministrazione comunale non ha mai dato impulso all’organizzazione del festival, magari indicendo un bando pubblico, visto anche l’importo stanziato per l’organizzazione dell’evento di € 61500,00 è ben oltre la soglia massima per l’affidamento… attendendo che piovessero dal cielo le proposte organizzative!
Il Sindaco ha poi evocato la spending review ma, considerando lo scarso risalto che la città ha ottenuto e il limitato coinvolgimento che l’iniziativa è riuscita a produrre, 61.500 euro appare somma persino spropositata. Dal punto di vista, poi, più tecnico e logistico, i film proiettati con DVD dimostrano appieno la pochezza della manifestazione: nelle rassegne cinematografiche, le proiezioni avvengono con pellicola. Così come la mancanza di anteprime nazionali, conferma che questo 18esimo Vasto Film Festival non ha rappresentato nulla nel panorama nazionale. Considerando, ancora, la maturità acquisita dal Vasto Film Festival, l’evento cinematografico non poteva permettersi di avere i problemi tecnici che ha evidenziato.
“La rassegna del cambiamento”… “della svolta”… del “cosa c’è e non del chi c’è”…
Dietro queste frasi ad effetto che hanno accompagnato la XVIII edizione del Vasto Film Festival cosa si nasconde? Perché sono stati cambiati gli organizzatori rispetto alle scorse edizioni, preferendo, all’universo mondo di esperte agenzie cinematografiche, la META srl con sede in Treglio?
Il minimalismo esaltato come motivo culturale, quello che fa prediligere i… “contenuti” agli ospiti famosi e di richiamo, quello per il quale ai personaggi d’immagine che promuovono, con la loro sola presenza, il Festival e la Città, quello per il quale si preferiscono interpreti di taglio minore, forse altro non è che la misura raggiungibile da una pur valida agenzia di comunicazione e pubblicità, le cui esperienze, però, non oltrepassano, come essa stessa dichiara, “web, fotografia, video ecc.”, oltretutto “avvalendosi all’occorrenza di collaboratori esterni esperti in particolari settori”. Insomma, una agenzia di comunicazione sul cui sito web promozionale (http://www.meta-adv.eu/main.php) neanche compare mai l’offerta di prodotti cinematografici.
Ma c’è di più. Infatti, questo è ciò che la META srl ci fa sapere attraverso un altro sito web, quello della Meta Edizioni (http://www.metaedizioni.it/sito/):“nel 2006 abbiamo deciso di applicare la nostra esperienza al campo dell’editoria”. La Meta Edizioni altro non è, quindi, che una ramo d’azienda del META srl ed i suoi testi “si rivolgono a chi ama approfondire temi universali come la natura, la storia, l’arte ma da un punto di vista molto personale e molto intimo”. Nessuna meraviglia, quindi, se, visitando questo sito web, scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli, così come il Sindaco afferma: non “debba fare solo la casalinga”; ed infatti l’ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta Edizioni, ramo d’azienda della META srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival… minimale. E’ anche nella giuria? Ci pare il doveroso minimo per chi è dietro le quinte”.
(Ndr) – Se può servire a confermare il livello sotto tono della manifestazione, aggiungiamo che il nostro giornale, come altri, non ha ricevuto neppure un comunicato sulla manifestazione, evidentemente tenuta nel recinto locale o per scelta, o per incapacità comunicativa. In passato le cose andavano diversamente. Peccato per Vasto.
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