Consiglio bollente su caso D’Agostino


Chieti – Consiglio comunale bollente, oggi, sul cosiddetto caso D’Agostino, ovvero l’assessore agli arresti dopo pesanti denunce di donne a suo carico. Sesso in cambio di alloggi, in sostanza. Una vicenda al vaglio della Procura, dunque niente di ancora definitivo, ma quanto basta per suscitare un putiferio politico. Lo spunto per attaccare il sindaco Di Primio e la sua giunta. In aula se ne sono sentite e dette tante, e con melanconia bisogna ancora una volta constatare che un episodio di cronaca si trasforma in un assalto politico. La politica, che sicuramente in queste cose c’entra per forza, non dovrebbe prevalere. Invece non è così. In sostanza, la maggioranza sostiene che quanto è accaduto rientra nell’ambito di una vicenda personale. La responsabilità penale è personale, dice l’opposizione, ma i contraccolpi sono politici.
Di Primio e i suoi hanno detto no alla proposta di un’inchiesta affidata ad un’apposita commissione, ritenendo che sia sufficiente il lavoro che viene eseguito dalla commissione di garanzia e controllo, peraltro presieduta da un esponente di minoranza. Sembra, per ora, arginato l’assalto al sindaco e alla giunta per arrivare ad una crisi.


26 Agosto 2013

Categoria : Politica
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