Turismo? Tutt’altro, l’AMA farfuglia sgarberie


L’Aquila -Nel pasticcio generale della circolazione aquilana, con segnaletica confusa e sbiadita ovunque, cartelli divelti o storti, segnali poco visibili, vigilanza pari a zero, l’AMA – Azienda della mobilità – ha pensato bene di rivestirsi di autorità e di farfugliare severità in volantini lasciati sui parabrezza di veicoli secondo l’azienda in sosta irregolare. In teoria ad ostacolare soste di bus.
Tutto questo in periodo di Perdonanza, dunque di presumibili afflussi turistici, e in zone in cui la segnaletica è non solo mal realizzata, ma addirittura confusa se non contraddittoria. Insomma, le solite nozze con i funghi di una città che è turisticamente analfabeta e ci tiene a restare tale. Riuscendoci a perfezione.
I volantini intimano agli automobilisti (uno di loro, aquilano, ce ne ha inviato per e.mail uno) di non parcheggiare mai più in certe zone, altrimenti rischiano multe, forse il capestro, o la lapidazione, sicuramente la collocazione in Malebolge nel fondo dell’Inferno dantesco. L’italiano adoperato non è esattamente derivato dall’Accademia della Crusca, il tono sgarbato, minaccioso e perentorio. Insomma, esattamente il contrario di ciò che si fa nelle città civili, desiderose di accogliere bene la gente, anche ammesso che sosti in divieto, e ammesso che esistano indicazioni chiare e ben realizzate. Cosa che non è.
I volantini che pregano gli automobilisti di rispettare i divieti esistono da sempre nelle città turistiche, sono cortesi e garbati, e soprattutto ben scritti. Altrove si fa di più. A Londra, presso il palazzo reale, parcheggiamo l’auto in zona totalmente vietata (c’era la parata delle guardie con colbaccone), e tornando dopo un paio d’ore, trovammo un poliziotto paziente e cortese in attesa vicino all’auto, che ci spiegò tutto, ci invitò a non violare più i segnali e ci salutò con un sorriso senza alcuna multa. E non è che gli inglesi siano teneri o distratti con i turisti. Semplicemente educati e convinti che convegna indurli a tornare, per spendere ancora soldi (tanti in quel paese). Ma non in multe.


24 Agosto 2013

Categoria : Cronaca
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