L’Auditorium Finanza è inagibile?
Pare di sognare, pare talvolta di percepire notizie (?) e voci che sanno di assurdo. L’ultima voce in circolazione, oggi 23 agosto, dice che l’auditorium della Guardia di finanza sarebbe inagibile. Si ignora da dove arrivi questa diceria, nè sono piovute nella giornata smentite e diatribe polemiche. L’insalata di cose e cosucce che di solito fa pensare: che sia vero?
Se l’auditorium è inagibile, la cosa fa il paio, nel regno nebuloso delle boutades aquilane, con l’ordine di chiusura di Collemaggio, ma dopo la cerimonia della Porta Santa. Senza arrecare eccessivo disturbo. Terremoto dormiente.
Se è una delle tante balle che si mettono in circolazione così, tanto per animare la depressione che grava tenebrosa sulla vita aquilana, non è molto spiritosa. Sarebbe come affermare che migliaia di persone si sono ritrovate in quell’auditorium, anche per concerti e spettacoli, oggi… scoperto inagibile. Si sarebbe toccato il fondo, senza ricevere il benefico effetto di rimbalzo verso la superficie che talora si riscontra nei fluidi. Sperare che qualcuno, dall’alto di una solenne sedia gestatoria, dica come stanno le cose, è come sognare la vincita al superenalotto. Possibile, ma solo matematicamente. Improbabile come ricevere un bacio da Jenifer Lopez, avendola incontrata per caso. O da Madonna in giro per Roma, eventualità molto meno coinvolgente dato il modesto sex appeal della nostra compaesana americana.
Cerchiamo di attenuare lo chock, ma poi ripensiamo: l’ospedale dell’Aquila era inagibile, come la prefettura e tanti altri luoghi finiti in polvere. Da molti anni prima del 2009. Tutti lo sapevano, i giornali ne parlavano. Nessuno alzava un dito. Poi si alzò il suolo per un sisma 5,8 ml Richter. E un brivido scende lungo la spina dorsale.
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