L’Abruzzo fragile ma a secco… e spuntano i ritardi e le litanìe della burocrazia

Loreto Aprutino – A LORETO UNA VORAGINE, A SILVI RUBINETTI A SECCO – VERTICE IN PREFETTURA A TERAMO – (Foto: i sindaci Starinieri di Loreto e Vallescura di Silvi) – Un disastro annunciato, secondo molti: il maltempo di ieri è stata solo la causa scatenante di una frana, uno sprofondamento del terreno che ha provocato crolli e una voragine in città. Ora si corre ai ripari, si lavora per “mettere in sicurezza” ciò che, secondo molti, in sicurezza non era da tempo. Il sindaco Gabriele Starinieri garantisce che si farà presto e bene, ma non tutti sono d’accordo con lui. Sta di fatto che l’Abruzzo fragile, ma a secco in tante altre zone, ad ogni episodio “severo” di maltempo perde un pezzo. Come se gli episodi severi fossero una rarità, un’anomalia, e non un continuo ripetersi di eventi che sono diventati normali, dati i cambiamenti del clima.
COSTA ADRIATICA – Questa mattina vertice in prefettura a Teramo con sindaci dei comuni coinvolti nella crisi idrica, particolarmente grave a Silvi, dove il sindaco Vallescura chiede immediati provvedimenti e impegni finalmente fermi. Cosa emerge? Manco a dirlo, problemi di burocrazia, cose non fatte, responsabilità non assunte, distanza e latitanza della Regione. Un groviglio di accuse, colpe, polemiche che il prefetto ha pazientemente ascoltato. Furioso, giustamente Vallescura che sta assistendo senza poter fare nulla al disfacimento dell’immagine turistica di Silvi. Cosa è stato deciso? Poco o niente. Pare (non vi sono comunicati, naturalmente) che si farà ricorso all’invaso di Montorio per far fronte alle esigenze di Silvi.
Chi salterà, chi pagherà? Che domande: ovviamente nessuno. Tutti salvi, tutti protetti da motivazioni valide che mettono al sicuro.
Il conto lo pagano prima di tutto Silvi, e poi l’immagine dell’Abruzzo turistico, che, ironia della sorte, da una parte è assetato o in balìa di fogne e scoli miasmatici che rendono marrone il mare (ma anche l’acqua del rubinetto, talvolta…), dall’altra al primo temporalone frana, si sbricola, sprofonda.