Ecco i soldi anti-terremoto: per l’Abruzzo soltanto poco meno di 14 mln
L’Aquila – (Immagine: Abruzzo e intensità macrosismica dall’anno 1000) – Poco meno di 14 milioni all’Abruzzo, dei 185 stanziati dalla Protezione civile (Piano prevenzione rischio sismico) destinati alle 17 regioni italiane ritenute più esposte, o più precarie se si preferisce, dato il gran numero di edifici pericolosi. Il denaro si dovrebbe riferire all’anno 2012, ma chi può davvero dire come si metteranno le cose in politica, e se vi sarà un analogo atteggiamento di un ipotetico nuovo governo per il 2013 ?
Nessuno dimentichi, anche se molti fingono di non saperlo e di non averlo mai saputo, che una lunga sfilza di edifici pubblici aquilani – a cominciare, pensate, dal palazzo del Governo! – erano da anni indicati come esposti a pericolo di crollo in caso di sisma. E sono crollati, tutti o in parte…
L’Abruzzo è sicuramente ad altissimo rischio sismico; non serve molto per dimostrarlo, mentre si risveglia in questi giorni con molte scosse l’epicentro tra Frusinate e Parco nazionale d’Abruzzo che causò distruzione nel 1984 e nel 1985. Il decreto che eroga la somma è stato firmato ieri, e oggi le fonti ufficiali ne hanno dato notizia da Roma.
Sui 185 milioni di contributi disponibili per l’anno 2012, il decreto ne assegna complessivamente 169,1 per interventi anche di demolizione e ricostruzione su edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico e su edifici privati; 15,9 milioni (l’8,6%) sono invece destinati a finanziare studi di microzonazione sismica utili a una migliore conoscenza del territorio.
Quali le terre in bilico secondo il Governo? Calabria, Sicilia e Campania (cui sono stati destinati rispettivamente 26,4, 25,9 e 25,6 milioni) anche per la vulnerabilità del patrimonio strutturale. Il decreto assegna poi 13,4 milioni all’Abruzzo e 11,4 milioni sia all’ Emilia-Romagna che al Lazio.
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