“S.Benedetto non è città razzista”
S.Benedetto dei Marsi – Si affida ai mass media il sindaco Quirino D’Orario, e oggi alle telecamere del Tg3Rai dice che la sua “non è una città razzista”. Sta di fatto che da tempo la gente non vive più tranquilla, si susseguono risse e ferimenti, è stata incendiata un’auto e vi sono sette persone indagate. Si sta anche vagliando la posizione di un giovane carabiniere. Non è che si possa, quindi, parlare di normalità , come è avvenuto tempo fa anche a Luco dei Marsi. La presenza di molti stranieri crea problemi, e l’integrazione con la popolazione locale rimane spesso difficile. Gli stranieri sono guardati con sospetto e c’è chi dice che sono vendicativi e pericolosi. Ovviamente non tutti.
Un problema, dunque, che le autorità avrebbero dovuto affrontare da tempo. Libera Abruzzo ritiene che vi sia stata sottovalutazione, nonostante l’esempio di Luco abbia costituito un precedente. Solo ora vengono rafforzati controlli sul territorio e lo Stato ci tiene a far sapere che c’è. Magari, se si fosse fatto vivo prima con decisione e capacità organizzativa, a S.Benedetto non sarebbero accaduti alcuni episodi di violenza. Per molti, cancelli chiusi – come sempre – dopo la fuga delle vacche. Lo Stato c’è? Sicuramente, ma troppo spesso arriva in ritardo. Il sindaco D’Orario, tuttavia, rassicura: secondo lui si è agito preventivamente, quindi la situazione non è allarmante come molti pensano. Cosa intendea per preventivamente, non è facile capirlo, visto che alcune cose sono accadute e diverse persone se la sono vista brutta.
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