Fidani, studio su animali e terremoti
L’Aquila – (di G.Col.) – Uno scienziato che appartiene al ristretto mondo degli studiosi qualificati, che scelgono di percorrere strade diverse (diciamo gente fuori dal coro), il fisico Cristiano Fidani, dell’Università di Perugia, ha pubblicato in inglese su una rivista specializzata uno studio sugli animali e sul loro comportamento in coincidenza con i terremoti. Attendiamo di poterlo pubblicare in italiano, intero o in sintesi significativa, e siamo in contatto con Fidani per questo.
L’argomento è di grande interesse e di attualità , e alcuni studiosi lo stanno approfondendo anche in altri paesi del mondo. Ma non è di facile trattazione. Attendendo di poter leggere Fidani, che si è occupato molto bene anche dei bagliori sismici aquilani, ricordiamo che da sempre si dice che gli animali (in particolare gatti, cani, pecore, mucche, alcuni aggiungono anche pesci, uccelli e addirittura insetti) avvertono l’arrivo di un terremoto, purtroppo solo pochissimo tempo prima che si verifichi. E’ dunque probabile che gli animali riescano a percepire e interpretare come anomalie allarmanti leggeri tremori, mutamenti elettromagnetici, o altri segnali che si diffondono quando sta per verificarsi un evento sismico significativo.
Per non parlare di ciò che molti garantiscono a proposito dei lombrichi e addirittura dei rospi.
Verificare tutto ciò è difficile, e finora nessuno è stato in grado neppure di smentire, nonostante parte della scienza ufficiale sia sempre pronta a spegnere entusiasmi e a chiudere le porte su novità che cambierebbero gli equilibri da tempo consolidati.
Del resto è facile capire che studiare per verificare, in questo campo, è pressochè impossibile, perchè bisognerebbe vivere tra le pecore o avere il gatto sulle ginocchia proprio nell’imminenza di un sisma che è, per definizione, imprevedibile nel momento e nel luogo in cui si verifica. O, almeno, così viene ripetuto. Altrettanto difficile è confermare o smentire che gatti o cani sono agitati o stranamente quieti prima di un terremoto.
D’altro canto, molti allevatori e contadini giurano che i loro animali “prevedono” il terremoto, comunque sempre a brevissima distanza di tempo dall’evento. L’ululato ossessiva dei cani pare abbia accompagnato gli ultimi minuti prima del disastroso sisma di San Francisco in California (USA) nel 1907.
Lo studio di Fidani rappresenta, quindi, un prezioso testo da leggere con attenzione.
Non c'è ancora nessun commento.