Manager e taglio retribuzioni


Pescara – (di Stefano Leone) – CORRETTA MISURAZIONE DEL RAPPORTO TRA QUANTITÀ E QUALITÀ DEL LAVORO – “Manager stufi di attacchi ingiustificati. E’ ora di fare chiarezza”. Tagliente, perentoria e senza mezzi termini, l’espressione del Presidente nazionale della CIDA, (l’organizzazione sindacale che rappresenta la dirigenza e le alte professionalità di tutti i settori socio-produttivi, pubblici e privati, sul piano professionale, economico e sociale), Silvestre Bertolini. Il Presidente è intervenuto con una nota sulle notizie e sui commenti della stampa relativi alle cosiddette “pensioni d’oro”, richiamando la necessità di evitare disinformazioni e strumentalizzazioni. Al Presidente nazionale Bertolini, fa eco il Presidente, della stessa organizzazione, per l’Abruzzo e Molise Florio Corneli che, nelle vesti di rappresentante interregionale, appunto, afferma, “sento la necessità di intervenire su una questione che, a mio avviso, per quanto impopolare va affrontato in maniera non demagogica, ma ragionata per il bene del Paese. In tute le organizzazioni si pone il problema di una corretta misurazione del rapporto tra quantità e qualità del lavoro e la conseguente retribuzione percepita. Noi, come manager pubblici, continuiamo ad auspicare ed anche a fornire il nostro supporto, affinchè nelle pubbliche amministrazioni siano applicati sistemi di valutazioni e di misurazione del lavoro più avanzati e rigorosi possibili e che la retribuzione percepita sia per in funzione deii risultati conseguiti. Personalmente ritengo che il taglio indiscriminato del 25% delle retribuzioni dei manager delle pubbliche amministrazioni dia una risposta solamente emotiva ai cittadini mentre potrebbe raggiungere il risultato perverso di indebolire ancora di più il sistema. Sistema che, da un lato mantiene tutte le inefficienze esistenti e dall’altro appiattisce e demotiva quei manager della pubblica amministrazione in grado di misurarsi con il risultato del proprio lavoro. I manager pubblici, se selezionati in maniera corretta e messi nelle condizioni di poter funzionare dovrebbero e potrebbero essere gli attori principali della ripresa sociale ed economica del Paese”. A voler fare una riflessione sull’argomento, viene da chiedersi se, proporre al giudizio dell’opinione pubblica, la grancassa delle retribuzioni dei manager, non sia una mossa strategica della politica per mascherare, sempre all’opinione pubblica, altri aspetti ben più sensibili. Quali? Ad esempio, se proprio si vuole accontentare l’opinione pubblica, perché non si procede con il taglio dei parlamentari? Ma questa è un’altra storia, alla quale mai nessuno darà risonanza!


15 Agosto 2013

Categoria : Politica
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