E’ a Ferragosto che emerge la crisi
L’Aquila – (Foto: via della Polveriera a L’Aquila dopo il nubifragio di ieri) - Nei giorni di festa, e specialmente a Ferragosto, la crisi diffusa, spalmata molto di più di quanto si creda, emerge e si mostra con i grandi numeri. Sulle spiagge la folla c’è, da Martinsicuro a San Salvo, e lo ammettono anche i gestori dei bagni. Gente anche in montagna, specie nei parchi e nelle riserve. Folla che stasera, al massimo domani, si dissolverà , perchè il vecchio “ponte” di quattro-cinque giorni non esiste più. Lo dice, prima di tutto, il traffico che oggi come ieri sulle autostrade è minimo. Altro che bollini rossi e neri… La gente c’è, ma a pagare il conto delle ristrettezze sono ristoranti, bar, pizzerie, dove i posti liberi sono tanti.
Nelle case estive (specie al mare migliaia in Abruzzo) si cucina o si consuma il pasto portato dal luogo di residenza. Peggio per le casalinghe o comunque per chi dovrà riassettare e lavare i piatti, se non c’è la macchinetta che non tutti hanno… Gli affari vanno male, e ce lo conferma un fornitore di latticini freschi di Ofena: “Oggi ho consegnato qualcosa – ci dice – in alcuni ristoranti. Ma niente rispetto ai bei tempi…”.
E il tempo? Dopo i nubifragi di ieri (che a L’Aquila hanno lasciato il segno, come vedete nella foto), è certo migliore, oggi: nuvole, promesse di temporali, caldo ma moderato. Anche Sole però.
Le previsoni come sempre sono in totale contrasto: chi prevede pioggia in tutto l’Abruzzo, chi dice che pioverà ma solo nell’interno e sul versante tirrenico.
Alcuni servizi meteo sembrano costruiti per attirare turisti, evidentemente c’è stata qualche pressione: “Non scoraggiate i turisti… non dite che il tempo sarà incerto o cattivo”. E così i conduttori affermano che tutto va bene, anche se le nuvolette con la goccia sono quasi sull’intero territorio.
Nella mensa di Celestino, a L’Aquila i gestori hanno detto in tv che l’affluenza è maggiore rispetto all’anno scorso. Anche degli stranieri presenti, e soprattutto donne con bambini. Lo sforzo per aiutare è sempre più impegnativo e difficile. “Vanno a chiedere aiuto in Comune e li mandano da noi” dicono alla mensa. Lodevole, comunque, l’impegno di persone che davvero fanno del bene e lo dimostrano depositando un piatto caldo davanti a chi ha fame.
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