Pensierino a Maurizio
(Nemo) – Un giornalista ha sempre amici giornalai. Ne ricordiamo tanti: Dundee, Armando, un altro che non parlava mai (quindi andavamo d’accordissimo), e da ultimo nel tempo, Maurizio. L’edicolante “del tribunale”, che se n’è andato qualche giorno fa, e al quale vogliamo dedicare un pensiero commosso. Un uomo attivo, tifosissimo di calcio, cinetico e gentile. Coraggioso anche: riaprì l’edicola tra un mare di macerie, pochi giorni dopo l’aprile 2009. Una volta eravamo da lui, quando l’edicola tremò per una scossa. “Questa è stata almeno 3,5 o anche più” disse Maurizio, senza scomporsi. Lui le scosse ininterrotte di quei giorni le contava e le valutava, peraltro con precisione confermata dall’INGV. Ne accettava l’inevitabilità crudele.
Maurizio non vende più notizie. Con affetto, caro amico: la tua è un’assenza grande come i vuoti delle demolizioni attorno alla tua edicola. Ma le case torneranno, prima o poi. Tu no.
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