Il Comune e i Tempietti romani


Chieti – Il Consigliere Comunale, Emiliano Vitale, Vice-Capogruppo del PDL, ha emesso la seguente nota:
«Alla luce di un articolo apparso in data odierna, nel quale, in modo alquanto confusionario, viene citato il Comune di Chieti come corresponsabile dello stato di incuria in cui versano il Complesso dei Tempietti Romani e il Teatro Romano, desidero puntualizzare alcuni aspetti.
Punto Primo: il Complesso dei Templi Romani e il Teatro Romano sono gestiti dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici d’Abruzzo e non dal Comune di Chieti, pertanto anche la relativa pulizia spetta all’Ente citato.
L’Amministrazione Di Primio, che più volte, anche in passato, ha richiesto alla Soprintendenza di gestire in modo decoroso la pulizia dei siti archeologici, nell’intento di sopperire a tale gravosa mancanza, da quando si è insediata e in modo del tutto gratuito, ha inserito il sito dei Tempietti nel piano della pulizia comunale, tant’ è vero che mentre fino a qualche anno fa tale luogo era considerato una vera discarica di carte e di rifiuti, nella fase attuale questa emergenza sembra essere scongiurata.
Punto Secondo: Assunto che il Comune provvede in modo del tutto gratuito e soprattutto a sue spese a ripulire un’area che non è di sua competenza, senza aver mai acceso alcuna polemica per tale cosa, ma facendolo con spirito di servizio per l’intera collettività, bisogna specificare quanto segue, ovvero che la pulizia delle erbacce che nascono lungo le strutture murarie del bene archeologico, proprio perché ricadenti su un bene tutelato, non possono essere rimosse se non con specifiche strumentazioni e da un tecnico competente, infatti la tutela e la conservazione del complesso archeologico rimangono comunque esclusiva pertinenza della Soprintendenza dei Beni Archeologici.
L’Amministrazione Di Primio, fortemente interessata alla valorizzazione e alla fruizione del sito, va ricordato che solo nel corso del 2012 ha sostenuto i pagamenti delle utenze con uno sforzo economico pari a circa 20.000,00 euro e, pur avendo in animo il rinnovo della “Convenzione in affidamento temporaneo del Complesso Archeologico”, trovandosi in ristrettezze economiche sta valutando la modalità più idonea di gestione per poter riuscire a coprirne le spese.
Punto Terzo: A testimonianza che il Teatro Romano è considerato “bene proprio” da parte della Soprintendenza, “inaccessibile” ai più ma non all’incuria, è il fatto che il Comune non è mai riuscito ad utilizzare tale sito, pur avendone richiesto l’utilizzo – vedi ad esempio ultima edizione Presepe Vivente – ed offrendosi di pulire l’area e sfalciare l’erba. Come tutti potranno ricordare, proprio nel corso dell’edizione del Presepe Vivente non solo fu vietato l’accesso a coloro che dovevano ripulire l’area ma anche ai numerosi visitatori accorsi per la manifestazione”.


14 Agosto 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.