Comune, strani lavori occasionali
L’Aquila – Carlo Bolino, componente U.I.L. della R.S.U. del Comune di L’Aquila. scrive: “Ho appreso, dalla comunicazione dell’assessorato alle Risorse umane, della volontà di stilare una graduatoria di coloro che hanno presentato la domanda per ottenere un rapporto lavorativo occasionale. A tale proposito, come già anticipato dalla dirigente, per una questione di sicurezza ed applicazione del dispositivo legislativo in materia di sicurezza, il personale a qualunque titolo e contratto assunto deve essere prevista, anche a fronte di poche ore lavorative occasionali:
- visita del medico del lavoro per idoneità alla mansione a cui è destinato;
- analisi cliniche necessarie (sangue e urine);
- corso di formazione alle norme di sicurezza e di primo intervento;
- fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale obbligatori e, per condizioni igieniche, NUOVI. Mi domando se sia normale il contrario. Cioè prevedere l’uso usare scarpe e mascherine dismesse o usate!!! Si tratta di un’affermazione di una persona che non ha aderenza con la realtà ; La realtà , al contrario, è che il servizio non ha scorte di magazzino disponibili per gli assunti. Figuriamoci per lavoratori occasionali che, per un principio di trasparenza e rotazione, potrebbero cambiare con frequenza.
Mi domando, ma chi deve sostenere i costi delle attività obbligatorie?
L’Assessorato al Personale ha applicato, nei confronti degli operai del servizio manutentivo, una strana interpretazione del Contratto nazionale di lavoro sulla questione degli straordinari. Ha incluso, nel monte ore di questo accessorio, anche le prestazioni straordinarie di oggettiva emergenza come quelle legate al Piano Neve, con il risultato che, oggi, ulteriori ore aggiuntive rispetto a quelle di servizio non vengono retribuite, ma possono unicamente andare a recupero. E, oltre a ciò, ci viene chiesto che un operaio di ruolo affianchi le persone che, con i rapporti occasionali, vengono impiegati con queste mansioni per gli impianti, i sistemi di emergenza degli impianti sportivi ecc. Dunque, il problema del personale si aggraverebbe ulteriormente.
Mi domando se questo è l’approccio giusto nei confronti di un problema serio, che pregiudica e compromette l’immagine dell’Amministrazione e che viene affrontato con pressappochismo e ignoranza di obblighi legislativi. Con il presumibile fine ultimo di “scaricare” il problema ad altri. A tali condizioni si conferma che non verranno garantiti i servizi non obbligatori e al di fuori del normale orario di lavoro sia per l’apertura dello stadio il giorno 1 settembre che per le attività legate alla Perdonanza, a partire dal prossimo 19 agosto.
Si declina ogni responsabilità a causa di un’inconcludente soluzione al problema, che peraltro ritengo creato volontariamente. Da rappresentante sindacale porterò in discussione la vicenda all’interno della Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune, chiedendo spiegazioni sui fondi necessari per il lavoro occasionale. Un’ultima domanda: ma queste graduatorie sulla base di quali requisiti vengono stilate?”.
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