Collemaggio, colpita anche L’Aquila “magica”
(di Amedeo Esposito) –
L’Aquila – (Foto: la luce del rosone nel solstizio dentro la basilica, e nelle immagini sotto le attuali condizioni della chiesa aquilana) – Il tremore della terra non dà pace agli aquilani ed ai loro tesori. L’ultimo baluardo rimasto in piedi, dopo il terremoto del 2009, “L’Aquila magica”, o ancor meglio la “piccola Praga magica” è caduto, sia pure dopo quattro anni dal sisma, per effetto della chiusura ordinata dal Sindaco Massimo Cialente della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
Centro, per l’avv. Maria Grazia Lopardi, presidente della società Panta Rei e per Luca Ceccarelli, Michele Proclamato e Paolo Cautilli, della loro “affascinante città degli enigmi, dal centro storico, alla fontana delle 99 cannelle ed alla Basilica Celestiana”, che da anni prima ed in quelli dopo il terremoto ha richiamato tantissimi appassionati dell’esoterismo.
Ed è proprio l’avv. Lopardi a ritenere “affrettata” la chiusura della Basilica, ferrata fino all’inverosimile per renderla stabile, da parte del Sindaco che si è attenuto, giustamente e doverosamente, alle indicazione venute dallo studio sulla staticità del complesso chiesastico presentato dai tecnici dell’Università dell’Aquila.
Maria Grazia Lopardi da anni dedica i suoi studi sul “giuoco di luce” del rosone centrale di Collemaggio nel giorno dell’Assunta (15 agosto), seguendo i lontani echi dei favolosi Templari, richiamando così all’Aquila numerosissimi cultori dell’esoterismo. I quali, quest’anno, dovranno rimanere a casa
Del resto la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini e dei visitatori è sacrosanta.
I tecnici universitari sono stati chiari: il muro della Porta Santa non reggerebbe ad altri movimenti sismici.
E dunque, senza eccezioni, perché non si paventa un’incursione aerea, ma un terremoto sempre e comunque possibile, la Basilica sarà sbarrata finché non tornerà nel suo secolare splendore, dopo gli imminenti lavori di ricostruzione, finanziati dall’Eni e dal Comune dell’Aquila.
Non è un caso che il 29 agosto – giorno clou del Perdono – l’Eni sottoscriverà il contratto di sponsorizzazione per i lavori della stessa Basilica, della qual cosa gli aquilani sono profondamente riconoscenti alla Società ideata e realizzata dal quasi loro “concittadino” Enrico Mattei. Di qui il calar del sole sulla “piccola Praga magica”, e soprattutto sulla celebrazione della Perdonanza – questa sì, segno vivo e vitale della città – che il 28 e 29 agosto prossimo – eccezionalmente – con un percorso protetto sarà consentito ai fedeli di varcare la Porta Santa per uscite “perdonati” (almeno, tanti lo sperano!) dal portale centrale.
Un percorso protetto e momentaneo (solo due giorni), attuato a 716 anni dal dono fatto agli aquilani e al mondo da Celestino V°, le cui spoglie, da poco ricomposte e tornate nella Basilica, dovranno trovare ancora una volta ospitalità nel secolare monastero di S:Amico, abitato da sempre dalle sue Sorelle in Cristo (quelle poche rimaste). Non si tiri, dunque, la giacca a Cialente – unica e sola autorità responsabile per legge di eventuali danni alle persone – per ottenere deroghe all’ordinanza di chiusura della Basilica.
Si sa come finì la battaglia dei genitori dei circa 500 bambini della scuola elementare “Edmondo De Amicis”, chiusa dallo stesso Sindaco qualche giorno prima del 9 aprile 2009, perché pericolante, come si è poi rivelata.
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