“Regione, giochi fatti: e L’Aquila?”
L’Aquila – CANDIDATI INCORONATI SENZA PRIMARIE, RICOSTRUZIONE EMARGINATA – “La politica regionale sembra ormai avviata su un confronto ormai delineato fra Centrosinistra e Centrodestra, con candidati presidenti , D’Alfonso e Chiodi, gia’ incoronati, al di la’ e a prescindere dalle primarie, e senza tener conto del terzo incomodo rappresentato dal Movimento 5 stelle”. Esordisce cosi’, in una nota, l’assessore comunale dell’Idv Lelio Ded Santis (foto). “Ritengo questo scenario – osserva l’amministratore – mancante di un elemento importante che e’ il programma, con un nuovo modello di sviluppo, capace di rilanciare sul piano economico, culturale ed istituzionale l’Abruzzo. In questo programma, la ‘Questione L’Aquila’ , intesa come ricostruzione sociale e materiale della citta’ capoluogo di Regione debba essere centrale, ma anche intesa come fattore di sviluppo dell’intero territorio regionale.
La ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere non attiene ad un’esigenza locale, ma invece ad una responsabilita’ politica regionale e nazionale. Finora – accusa De Santis – la Regione Abruzzo ha brillato per disinteresse o per decisioni dannose, come quella di cancellare istituzioni culturali aquilane molto importanti. Finora – prosegue l’assessore – la Regione ed il suo presidente non hanno compreso il grande valore del patrimonio storico-culturale e della risorsa natura-montagna, relegando l’Abruzzo interno ad ruolo marginale e privo di fondi necessari per le necessarie infrastrutture e per un sano eco-sviluppo.
La classe dirigente, politica ed imprenditoriale, ha assistito quasi in silenzio al degrado economico del territorio ed al disinteresse istituzionale verso la rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo interno”. Per l’esponente dell’Italia dei valori “il prossimo appuntamento elettorale e’ una buona occasione per riportare ‘La questione L’Aquila’ al centro del dibattito politico regionale e perche’ diventi la priorita’ del Programma dei diversi schieramenti politici e dei candidati alla Presidenza. Se cosi’ non fosse, come il dibattito in corso sta dimostrando, allora ritengo sia opportuno che la societa’ aquilana tutta- politica, associazionistica, imprenditoriale e culturale -faccia un passo forte in avanti e proponga una candidatura autorevole e riconoscibile per determinare una svolta nella politica regionale, con il rilancio di un nuovo modello di sviluppo, basato sulla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico, e con il riconoscimento del valore identitario ed istituzionale del Capoluogo di Regione, che non puo’ continuare solo ad essere una parola vuota”.
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