Villa Pini: esasperazione, vergogna, ingiustizie senza fine ma solo per chi lavora
Chieti – 1.600 famiglie nella disperazione, anzi meglio, nell’esasperazione da mesi e mesi. Tutti a lavorare, qualche volta con grabnde senso di responsabilità , nessuno con i soldi in tasca per campare, perchè Villa Pini ormai non eroga più stipendi da più di mezzo anno. Una situazione che nessuno riesce a sbloccare, e che lunedì verrà nuovamente ripresa di petto nel corso di un incontro presente la Regione. Ieri il presidenten Chiodi, ai pochi manifestanti di Villa Pini riuniti sotto la sede regionale, ha detto: “La bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Stiamo provando a uscire da questa intricata vicenda. Non è facile”. In pratica, c’è un contrasto stridente tra quanto il gruppo sanitario teatino sostiene di dover avere dalla Regione (decine e decine di milioni per prestazioni trfa il 2003 e il 2008), e quanto la Regione ritiene, al momento, debba essere effettivamente pagato dalle ASL al gruppo Angelini. Un braccio di ferro a colpi di pretese, documenti, attestazioni, affermazioni, smentite, scartoffie che ora burocrati insolitamente scrupolosi sventolano a sostegno dei loro “no” ad Angelini. Un tempo all’imprenditore teatino tutti, invece, dicevano solo sì sia nel mondo della politica che in quello degli alti burocrati. Circolavano, dice Angelini, fiumi di denaro e nessuno trovava niente da ridire. Magari, poi, ad Angelini si chiedevano anche piaceri e assunzioni. Lui dice anche molti soldi, gran parte dei quali pagati a voraci esattori e prestanome di politici e vip.
Oggi, a parte l’inchiesta su sanitopoli, comunque andrà a finire, in pratica ci sono soltanto i lavoratori ai quali è stato presentato il conto, che stanno pagando. Il conto degli stipendi non percepiti. Una storia vergognosa in un Abruzzo vergognoso. (Nella foto: Uno scorcio del complesso di Villa Pini a Chieti)
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