Crisi nera, consiglio regionale straordinario: il Teramano tra disoccupati e licenziati
Teramo – (di Gianfranco Colacito) – Un tempo era la Brianza d’Abruzzo, specie in Val Vibrata, con centinaia di aziende che producevano alla grande: la provincia di Teramo suscitava l’attenzione degli imparruccati giornali economici inglesi e tedeschi. Si arrivava a S.Egidio e negli altri centri per vedere “come si faceva” a crescere, a produrre, a moltiplicare i tornaconti e i guadagni, e quindi anche l’occupazione. Oggi ci sono i cinesi che hanno assorbito le aziende di pelletteria ancora superstiti. Le borse del Teramano non riempiono più i mercati di mezza Europa. Nelle strade delle cittadine della costa si affollano orientali, pakistani, indiani, africani, islamici, e quasi mai la loro vita è rosea. La prostituzione dilaga, come lo smercio della droga.
Tutto è cambiato, e lo dicono le cifre snocciolate dai sindacati: 43.000 disoccupati, 15.000 posti a rischio nei prossimi mesi, 11-12.000 in cassa integrazione, che oggi arriva, per un anno, anche per tutti i lavoratori del gruppo Atr di Colonnella con decorrenza 29 marzo 2009. E’ quanto previsto nel verbale di accordo redatto la settimana scorsa fra la Provincia di Teramo e il Ministero del Lavoro. In caso di approvazione del Piano di risanamento, la cassa integrazione sara’ estesa a tutto il periodo previsto dal Piano ed eventualmente anche ai lavoratori attualmente in carico alla Mml spa, azienda del gruppo Lamborghini e alla Itca, riconducibile al gruppo Fiat, i cui stabilimenti operano sempre a Colonnella. Il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, questa mattina, ha incontrato una delegazione di lavoratori del gruppo Atr, alla presenza dei rappresentanti sindacali, di un delegato della direzione provinciale del Lavoro e del delegato di Terracciano, Salvatore De Bellis. Entro una decina di giorni, dovrebbe essere approvato il Programma di risanamento presentato dallo stesso commissario aziendale, Gennaro Terracciano. “Accanto all’iter tecnico – spiega Catarra – abbiamo attivato un tavolo politico istituzionale di concerto con il presidente regionale Gianni Chiodi. Fra le priorita’ c’e’ quella di verificare la possibilita’ di un intervento di Finmeccanica nella gestione dell’azienda e del coinvolgimento di Confindustria nazionale per la ricerca di nuovi investitori. Chiederemo un incontro alla Fiat e alla Lamborghini per conoscere le loro intenzioni rispetto ai contratti d’affitto in essere con il gruppo Atr”.
I sindacati chiedono la ripresa dell’iter per un accordo di programma, sistema che secondo alcuni, anni fa, doveva essere la panacea di molti mali, e che invece, sempre più spesso, affoga tra politica e burocrazia. “Ognuno faccia la sua parte” dice la CGIL teramana. Nei prossimi giorni una seduta straordinaria del consiglio regionale sarà dedicata alla crisi teramana. Il presidente Chiodi è teramano: ci tiene molto a dimostrare l’attenzione della Regione alla sua città e alla sua provincia. Attenzione che, mai come adesso, è doverosa, anzi indispensabile: ammesso che porti risultati concreti.
(Nelle immagini:<strong> Una mappa turistica della Val Vibrata e uno dei centri produttivi ATR a Colonnella)
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