Lab Gran Sasso, un po’ di soldi
Pescara – LA REGIONE APRE LA SCARSELLA – Soldi ben impiegati, quelli pubblici destinati alla scienza, alla ricerca, alla qualificazione di giovani preparati. Non si può dire sempre la stessa cosa, quando si erogano fondi ad enti di cui non si conosce neppure approssimativamente l’attività e soprattutto l’utilità delle attività , se ve ne sono. E’ stato firmato oggi dall’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, e dal direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale Fisica Nucleare, Stefano Ragazzi, il Protocollo di Intesa per lo stanziamento di 1,4 milioni di euro di risorse del Fondo Sociale Europeo 2007/13, con il quale si finanzia il Progetto “Sistema Sapere e Crescita”.
La collaborazione tra INFN e Regione Abruzzo, mai interrotta dal 2006, conferma l’impegno delle due Istituzioni nella crescita del capitale umano del territorio. L’alta formazione erogata dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso e’ molto apprezzata, come testimoniano i dati rilevati per i progetti precedenti. Il Progetto in corso, “La Societa’ della Conoscenza in Abruzzo”, finanziato con risorse del Piano Operativo 2009-2010-2011, ha finora attratto le candidature di oltre 200 giovani abruzzesi per 20 borse di studio e 4 assegni di ricerca. Il numero di soggetti coinvolti e l’altissima specializzazione delle competenze consentono che la natura sperimentale dell’attivita’ prevalga e che sia il sistema complessivo della rete a beneficiarne. Il Progetto Speciale Multiasse “Sistema Sapere e Crescita” intende pertanto contribuire significativamente alla crescita economica e sociale del territorio, potenziando l’accesso alla cultura scientifica attraverso una diffusione ancora piu’ capillare dell’uso di nuove tecnologie.”La Regione e’ impegnata a valorizzare le eccellenze che operano in Abruzzo”, ha dichiarato l’assessore. “La capacita’ dei Laboratori del Gran Sasso di integrarsi negli anni nel territorio ha contribuito a farli divenire un punto di forza dell’offerta di alta formazione per i giovani e per il mondo produttivo. I giovani, attraverso l’azione dell’INFN, entrano in contatto con il mondo della ricerca, in un processo di reciproco beneficio e crescita professionale”.
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