“Cibiamo i cani, multateci tutti”


L’Aquila – ANIMALISTI APRONO SCATOLETTE PER I RANDAGI AL CASTELLO – Monta la protesta contro l’ordinanza comunale definita “affama randagi” che prevede multe fino a 500 euro per coloro che danno da mangiare ai cani di strada. In prima linea l’Associazione Animalisti Onlus. “Oggi – afferma il presidente del sodalizio Walter Caporale, capogruppo in Consiglio regionale – abbiamo manifestato affinche’ il Sindaco provveda al ritiro immediato dell’Ordinanza ma soprattutto abbiamo fatto in Italia, per la prima volta, un’azione di disobbedienza civile per gli animali: ci siamo recati al Parco del Castello per cibare tutti i randagi. Siamo rimasti li’ in attesa di essere multati.
Multe da impugnare e da strappare, una volta notificate, insieme a quelle gia’ ricevute dai cittadini aquilani, volontariamente, perche’ se ne sono infischiati di un’ordinanza illegittima e vergognosa: con tutti i problemi dell’Aquila, come e possibile volersela prendere con dei poveri randagi? A che punto e’ arrivata la barbarie e l’indifferenza, l’insensibilita’ dei politici, degli amministratori?
L’Associazione ha intanto reso noto di aver inviato al sindaco Massimo Cialente, e per conoscenza al prefetto, al Comando dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica e al Comando della Polizia Municipale, una diffida affinche’ venga ritirata immediatamente l’Ordinanza Affama randagi dello scorso 22 luglio, n. 64, firmata dal vice sindaco nonche’ assessore al randagismo, Roberto Riga, (ordinanza e diffida su www.animalisti.it), in netto contrasto con la Legge quadro nazionale 281/91 in materia di randagismo, con la Legge regionale 86/99 e con numerose sentenze di merito su Delibere e ordinanze simili. Almeno 50 attivisti dell’Associazione e tanti cittadini hanno partecipato alle iniziative di protesta.
(Ndr) – Se in Comune fossero un po’ meno caparbi (con i cani randagi…) e un po’ più disponibili al colloquio e magari anche allo scherzo, l’ordinanza sarebbe stata già revocata e il vice sindaco Riga sarebbe andato con gli animalisti a cibare gli animali randagi, impegnandosi a tenere pulite le aree per la deposizione del cibo e dell’acqua. Invece no. Di fronte a tanti drammatici problemi che stanno dissanguando la città, sempre più defedata e smunta, si pensa ai cani, si sbaglia e non si chiede scusa. Come vogliamo definire un simile atteggiamento?


08 Agosto 2013

Categoria : Cronaca
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