C5, Eka dall’Inter Movistar
Pescara – Riceviamo: “Finalmente svanita la fitta coltre di fumo, volutamente ispessita per proteggere la trattativa, ecco apparire all’orizzonte Eka. Sguardo deciso ma senza alcuna posa da divo, ha in apparenza poco di brasiliano e molto del fare tipico degli spagnoli. Otto anni passati in terra iberica non sono trascorsi invano e per questo Edson sembra molto più europeo di tanti brasiliani con passaporto tricolore. Lo senti parlare, in un perfetto e ampio castigliano, e ti accorgi subito che sei di fronte ad un leader. Capisci per esempio che in questi gironi ha studiato e che conosce già tanto del Pescara, dei suoi acquisti, delle sue ambizioni. Sa ascoltare, poche parole ed è capace subito di empatizzare con il suo interlocutore. È venuto in Italia non con lo spirito del soldato di ventura, vuole fare un’esperienza importante nel nostro paese, nuova e produttiva e vuole regalarla alla sua famiglia, moglie e figlio di nove anni. Poteva restare in Spagna e concedersi altri comodi anni di carriera. Giocava nell’Inter Movistar di Madrid, insieme al Barcellona l’élite del Futsal spagnolo. Ha preferito invece dare discontinuità alla sua vita e fare una nuova difficile scommessa, che vuole vincere a suon di gol ma senza gli egoismi tipici delle prime donne. Lo guardi in faccia e sai già che la vincerà , ha carisma da vendere il nostro uomo e lo metterà tutto a disposizione della squadra e del gruppo. “So anche difendere mister, non vivo solo per il gol – esclama davanti allo sguardo compiaciuto di Patriarca – Un attaccante che gioca senza sacrificio e un attaccante che non vincerà mai nulla”. Belle parole Eka, ti conosciamo da pochi minuti e sembri già uno di famiglia. Benvenuto a Pescara e buona fortuna !”.
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