Concorsone, procedure per 300 posti
L’Aquila – MA IL TAR DEL LAZIO DEVE ANCORA VALUTARE RICORSI PENDENTI DA MESI – Negli Uffici del Dipartimento della Funzione Pubblica (foto) si sono conclusi i lavori della Commissione Interministeriale Ripam, che ha proceduto all’assegnazione dell’ultimo posto disponibile nell’ambito del concorso (detto concorsone) per l’assunzione di 300 unita’ di personale da assegnare ai comuni del post terremoto aquilano del sei aprile 2009. La Commissione e’ coordinata dal Capo Dipartimento della Funzione Pubblica e composta dai rappresentanti della Ragioneria Generale dello Stato e del Ministero dell’Interno. Tutte le fasi di selezione – afferma una nota dell’ufficio stampa del ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione – sono state seguite in maniera esemplare dal Formez con procedure trasparenti ed efficaci che nella loro rapidita’ hanno dimostrato capacita’ concreta di semplificazione.
In meno di un anno dalla pubblicazione del Bando, avvenuta l’11 settembre 2012, si sono concluse le procedure per l’assegnazione di tutti i posti a concorso, rispettando gli impegni assunti dall’allora ministro Barca, per conto del Governo, con il Comune dell’Aquila, i 56 Comuni del Cratere e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, destinatario di 100 delle 300 unita’ assegnate. Gia’ la chiusura della fase selettiva (febbraio 2013) e la successiva nomina dei vincitori (marzo 2013) avevano segnato un record europeo: in meno di sei mesi dalla pubblicazione del Bando oltre il 90% dei vincitori erano stati proclamati. La riserva prevista dall’art.1 del Bando, a tutela dei precari gia’ impegnati nella ricostruzione, e’ stata applicata fino ad esaurimento di tutti i posti disponibili per i riservatari.
Definita la fase di assegnazione, la Commissione Interministeriale procedera’ a eventuali nuove assegnazioni richieste dagli Enti interessati, attingendo dalle graduatorie degli idonei ancora disponibili, secondo l’ordine di merito. Forte e’ l’auspicio che ora altre amministrazioni, a partire da quelle abruzzesi, attingano alle graduatorie con le quali sono stati individuati, nella totale trasparenza, le migliori competenze emerse tra ben 37.000 partecipanti. “Con particolare soddisfazione deve essere accolta la notizia della conclusione delle procedure del concorso pubblico che corona il complesso degli interventi necessari per accelerare il processo di ricostruzione – commenta il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia -. E’ un fatto importante che conferma la capacita’ operativa del personale dell’Amministrazione nel rispondere alle esigenze della popolazione del territorio colpito dal sisma del 2009″.
E’ singolare che nel tripudio delle comunicazioni ufficiali, che esprimono sempre soddisfazione, tutti abbiano dimenticato almeno un cenno – per prudenza – ai ricorsi giaurdanti il concorsone, e alle denunce penali. Sui ricorsi, all’esame del TAR del Lazio, si attende – ci confermano i legali dei ricorrenti – la fissazione dell’udienza da parte del tribunale amministrativo romano. E le denunce penali stanno seguendo, probabilmente, il loro iter. Non è quindi detta l’ultima parola.
Nè è detto che chi si sente scavalcato da assunzioni e chiamate decise dalla struttura speciale decida di tacere e accettare. In tanti chiedono, infatti, che invece di chiamare qua e là , si dia lavoro agli idonei rimasti esclusi nei concorsi. Potrebbero, quindi, aversi altre azioni legali.
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