Ci mancavano le cavallette. Arrivano?
L’Aquila – Ci mancava qualcosa e non riuscivamo a indentificare quale cosa. Ora ci ha aiutati la Coldiretti nazionali e lo sappiamo: la cavallette, o locuste se vi piace chiamarle così. Sciami enormi di cavallette sono arrivate prima in alcune zone del Veneto, e poi nel Montefeltro. C’è chi giura di averle viste anche più a sud nelle Marche.
Indicazione chiarissima: si muovono verso sud lungo la costa adriatica. Come dire, aspettiamoci che arrivino anche in Abruzzo a mangiarsi tutto. Certo, l’allarme come sempre è tardivo e piuttosto inquietante. Se le cavallette scendono verso sud, potremo fare ben poco per fermarle e se ne andranno solo dopo aver mangiato tutto, cominciando dal mais. Come di fronte a tutte le vere piaghe, nessuno è davvero pronto a fare alcunchè. Quindi è presumibile che le autorità politiche, come fanno sempre, convochino dei tavoli per parlarsi sotto.
Le cavallette si combattono con una disinfestazione preventiva approfondita e ripetuta negli anni. Che non c’è mai stata. Il rischio di vederle arrivare è, per ora, molto incerto e blando, ma chi ha buona memoria ricorda 25-30 anni orsono un’invasione di locuste in Abruzzo abbastanza intensa. E chi ha trascorso la fanciullezza a Vasto come noi, sa che d’estate le cavallette svolazzano a migliaia da quelle parti. L’invasione più recente colpì con intensità la zona peligna e quella di Popoli. Lungo le svolte di Popoli, il vostro cronista che correva a fotografare e raccontare, per il suo giornale, percorse chilometri su un tappeto di locuste schiacciate sull’asfalto divenuto scivoloso. Impressionante, quasi biblico…
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