D’Ascanio, un cervello mai stanco
Popoli – Domani 6 agosto 2013 sarà il trentesimo anniversario della morte di Corradino D’Ascanio, avvenuta nel 1981, un fervido cervello mai stanco di inventare, progettare, realizzare congegni utili per la gente, per l’industria, per l’Italia. Uno dei personaggi migliori della storia abruzzese, del quale solitamente si ricorda solo il progetto della Vespa e quello del prototipo dell’elicottero.
La Vespa è ancora in circolazione e rappresenta anzi un successo dell’industria italiana oggi particolarmente significativo nel clima di crisi generale.
L’elicottero è una delle invenzioni più importanti dell’era moderna, macchina magnifica dai mille impieghi, non solo in guerra, per fortuna. Corradino D’Ascanio ha riconoscimenti in diverse località abruzzesi, anche se il grande pubblico non lo conosce e non può apprezzarlo a sufficienza per quello che fu, un autentico genio che – come Leonardo – si ispirava dalla natura per le sue mirabili invenzioni. Per l’elicottero e altre macchine volanti i suoi punti di partenza furono gli uccelli. Un grande abruzzese, D’Ascanio, che merita la riconoscenza e l’ammirazione della sua terra.
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