Tribunali minori, dal Chietino un “no alla rottamazione della giustizia”
Chieti – I tribunali minori (o meglio così definiti, anche se quello di Avezzano, ad esempio, minore non è affato, ma anzi si colloca la terzo posto tra quelli abruzzesi) potrebbero sparire entro pochi mesi. O meglio, essere accorpati ai tribunali dei rispettivi capoluoghi di provincia. Un problema anche logistico e operativo.
Nel caso di Avezzano e in quello di Sulmona, i due tribunali “entrerebbero” in quello dell’Aquila, che non ha assolutamente la possibilità di riceverli, essendo le sedi giudiziarie del capoluogo a loro volta provvisorie e ridotte dopo il sisma dell’aprile 2009. Un problema che Roma e la politica pretendono, come troppo spesso accade, di risolvere brutalmente e sulla carta, senza tener conto delle realtà territoriali. Per tacere della contrarietà, più che giustificata, degli avvocati, dei cittadini e anche di alcuni magistrati. Nè, del resto, un rinvio di un anno o due miglioreranno di molto situazioni difficili per alcuni territori e per l’utenza del servizio giustizia. Che già di suo non rappresenta il meglio che uno Stato possa dare alla gente.
A Chieti ci si muove. Si è tenuta questa mattina in Provincia una Commissione per fare il punto della situazione sulla riforma della geografia giudiziaria in Abruzzo, che prevede tra l’altro la soppressione dei Tribunali di Lanciano e Vasto, oltre a quelli di Avezzano e Sulmona. Oltre al Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, e al Consigliere provinciale Paolo Sisti, incaricato dal Presidente a seguire la vicenda, hanno partecipato all’incontro per Comune di Lanciano il Sindaco Mario Pupillo e l’Assessore Marcello D’Ovidio, per il Comune di Vasto il Presidente del Consiglio Comunale Peppino Forte, per l’Ordine degli Avvocati di Lanciano il Presidente Sandro Sala e per quello di Vasto il Presidente Nicola Artese.
Ci si preoccupa in particolare degli effetti che si avranno in provincia di Chieti con la prevista chiusura dei Tribunali di Lanciano e Vasto. La Commissione ha demandato al Consigliere Sisti il compito di organizzare un nuovo incontro, esteso ai parlamentari abruzzesi, da tenersi entro il prossimo 31 agosto: “Ho ascoltato le preoccupazioni dei Sindaci – afferma il Presidente Di Giuseppantonio – soprattutto al riguardo dei paventati disservizi nei loro comprensori non appena la riforma entrerà a regime. Per questo ho invitato tutti i presenti a intraprendere un percorso chiaro e condiviso per far valere le nostre ragioni rapportandoci con il Governo centrale”.
“Non si può assistere inermi al processo in corso di rottamazione della Giustizia – dichiara il Consigliere Sisti – e bisogna assumere tutte le iniziative possibili per garantire il diritto alla giustizia dei cittadini abruzzesi, pesantemente violato dall’ingiusta cancellazione dei tribunali sub-provinciali della Regione. La soppressione dei Tribunali di Lanciano e Vasto, importanti presidi di legalità e di sicurezza sul territorio provinciale, oltre che esempio di efficienza e rapidità nella risposta giudiziaria determinerebbe in concreto la privazione dei territori del basso Abruzzo di uffici e servizi giudiziari posti a garanzia della legalità e dei diritti dei cittadini e la riduzione dei presidi di sicurezza connessi alle sopprimende Procure (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) per non parlare – conclude il Consigliere Sisti – dell’aggravio dei costi di accesso alla Giustizia per i cittadini residenti nel comprensorio lancianese e vastese”.
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