Provincia Aq? Non era un modello…
Negli ultimi mesi del 2012, in parecchi si erano lentamente convinti che l’amministrazione provinciale Del Corvo potesse rappresentare, almeno in quel tempo, un nuovo modello. Un presidente abituato a ricevere i cittadini tutte le settimane, lavori costosi e solleciti nelle scuole, un clima politico apparentemente pacato. Non era così e clamorosi arresti soffiarono via l’immagine. Che evidentemente era fumo negli occhi.
La politica e i politici non erano, si seppe, diversi da altri, e c’erano tante cose che alla Procura e alla Finanza non apparivano proprio limpide. Ultimamente, una seconda maxi-inchiesta, con ben 27 coinvolti, tra i quali il presidente. Ombre, domande, inquietudini, dubbi. Anche stupore di onesti cittadini che ci avevano creduto. Nessuno è colpevole fino alla condanna, d’accordo, ma un’inchiesta dopo l’altra (con accuse di piombo) significheranno pure qualcosa…
La Provincia non era un modello, tutt’altro. Lasciò perplessi la vicenda totalmente disumana del sacrificio sociale imposto a 40 precari letteralmente cacciati via, mentre altrove se ne salvavano e come. Si poteva e si doveva fare, la Provincia non lo fece, e oggi sappiamo che tanti sono accusati di aver speso somme enormi che potevano essere risparmiate. Magari aiutando dei lavoratori. E non solo parenti e amici.
Una macchia infamante, un dito puntato su tutti: giunta, consiglio, presidenza, sindacati interni ed esterni. Politicanti che oggi starnazzano perchè sognano di candidarsi alle elezioni, sgomitano per salvarsi dal pantano. Lasciano il Titanic, si fa per dire: in realtà non era nemmeno un gozzo da pesca di sardine.
La gente dice: prima cancellano tutti gli enti del genere, meglio è. Qualunquismo? Sì, forse. Ma significa anche meritarsi la propria fine al 100×100.
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