A Taiwan credono in Giuliani
L’Aquila – (Immagine: l’isola di Taiwan, a largo della Cina) – Aumenta il numero degli scienziati e degli istituti sismologici nel mondo che confidano nella misura dell’emissione di gas Radon dal sottosuolo, per poter riconoscere al metodo la validità di precursore sismico. E’ il metodo da anni seguito dallo studioso aquilano Giampaolo Giuliani, che ha perfezionato delle apparecchiature per la rivelazione di radiazioni Gamma. Lo studioso sta realizzando, in questo periodo, nel suo laboratorio a Coppito, frazione aquilana, quattro rivelatori di nuovo modello, meno pesanti e dotati di circuiti elettronici giapponesi più sensibili ed efficienti: sono destinati ad una rete di osservazioni nell’isola di Taiwan, a largo della Cina.
La zona è tra le più esposte a rischi sismici in tutto l’Oriente. Lì un istituto sismologico ha mostrato interesse per il metodo Giuliani, che entro il 2013 sarà sperimentato e adoperato a Taiwan. Un successo per lo studioso aquilano, nel quale la scienza ufficiale italiana (almeno quella accademica e dominante) non nutre molta fiducia. Evidentemente altrove all’estero non accade la stessa cosa e c’è qualcuno che intende almeno verificare la validità delle apparecchiature ma soprattutto della teoria Giuliani sul Radon.
La Fondazione Giuliani ha fatto sapere ad alcuni organi di stampa che l’accordo con l’Accademia scientifica di Taiwan sarà realtà entro qualche mese.
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