“D’Agostino? Le dimissioni lo aiuteranno”
Chieti – (Foto: D’Agostino e il sindaco Di Primio) – E’ cauto, prudente il sindaco Umberto Di Primio sul caso dell’assessore Ivo D’Agostino, agli arresti domiciliari per la scottante vicenda delle donne diciamo “concupite” (pare anche negli uffici comunali) perchè fossero “gentili”, se volevano essere aiutate ad avere una casa popolare. Una storia di sesso e concussione che ha fatto il giro d’Italia nelle cronache e non ha certo dato lustro all’immagine della città .
Ma Di Primio ricorda che l’inchiesta è in corso e che i risultati, e solo quelli, faranno luce sulla verità dei fatti. Insomma, senza eccessi di giustizialismo nè garantismo, si ricorda – come sempre dovrebbe accadere – che nessuno è colpevole fino alla condanna definitiva.
Però… c’è la politica. Il sindaco non si sente in dovere di farsi da parte, come qualcuno ha chiesto magari cavalcando il momento politico particolare. Tutt’altro. La maggioranza di centrodestra è – o dovrebbe essere, non ci sono documenti in tal senso pervenuti agli organi di informazione, e l’ufficio stampa del Comune su questo tace – solidale e vicina al sindaco, il quale fa capire che le dimissioni di D’Agostino sarebbero opportune, anzi lo aiuterebbero a difendersi meglio. “Se non ci saranno – ha detto oggi il sindaco in tv – dovrò pensare io a risolvere il problema”.
Del resto che un assessore detenuto (a domicilio, ma sempre detenuto) coinvolto in una storia del genere, difficilmente può trovare sostegni se resta in carica e non avverte la necessità di lasciare la giunta. Sul piano giudiziario, è atteso l’incidente probatorio. Le donne che accusano faccia a faccia con l’uomo che accusano. Un momento decisivo in ogni inchiesta giudiziaria.
Non c'è ancora nessun commento.