Sanità, la politica torni a decidere
Pescara – Il Segretario Regionale Sanità Davide Farina e il Segretario Generale FP CISL Abruzzo Vincenzo Traniello scrivono: “La CISL FP Abruzzo ritiene che è arrivato il tempo che la politica regionale si riappropri del suo ruolo decisionale in materia di sanità. In questi anni la politica abruzzese ha delegato, consciamente ed inconsciamente, la gestione della sanità regionale a burocrati, che non vivendo la realtà sanitaria, hanno esclusivamente badato al dato contabile, adottando una politica dei “tagli lineari”, piuttosto che incidere sulle inappropriatezze e le inefficienze del sistema. Paradigma di tale premessa è stato il percorso che ha portato al taglio del 10% alla riabilitazione con l’adozione del Decreto Commissariale n.51/2013.
La CISL FP aveva, da tempo e più volte con vari interlocutori politici ed istituzionali, sottolineato la non sostenibilità del taglio lineare previsto dal Decreto regionale. Una sensibilizzazione che ha trovato un riscontro positivo con gli interlocutori sopracitati, ma che di fatto non è riuscita ad evitare il taglio ai servizi riabilitativi per l’intervento decisionista dei burocrati. La CISL FP ribadisce la necessità di neutralizzare gli effetti del Provvedimento regionale, che riduce del 10% il budget sulla riabilitazione in Abruzzo con un percorso concertato e condiviso con le Organizzazioni Sindacali per recuperare le conseguenze di un taglio aberrante, che colpisce la popolazione più debole e più indigente della nostra comunità regionale. La CISL non è mai stata contraria ad un rivisitazione degli accreditamenti dell’ex art.26, attraverso però una verifica dell’appropriatezza delle prestazioni erogate dalle singole strutture, ma non è accettabile che si possa tagliare indistintamente su tutti gli enti senza prevedere un’opzione di riconversione dei posti letto”.
Non c'è ancora nessun commento.