Viva la Costituzione
L’Aquila – Scrive Ugo Centi: “Un uomo ricco, potente, appoggiato e facente parte lui stesso di un esteso sistema politico trasversale, è stato condannato da giudici davvero indipendenti.
È stato riaffermato un principio Democratico e Repubblicano: un cittadino che froda soldi allo Stato, a tutti gli altri cittadini, commette un reato, e come tale va punito secondo legge, chiunque esso sia. Far parte politica del Governo, non è stata, come non doveva essere, una corazza sufficiente ad impressionare l’onestà di quei magistrati.
Gran parte del sistema politico di cui il cittadino in questione è parte ed artefice, però, si appresta ora a riformare la Giustizia e la Costituzione che questo fulgido esempio di correttezza Repubblicana ha appena fornito. Perché? Perché bisogna fargli pagare il non riconoscimento di uno di loro come al di sopra della legge? Perché si sono permessi di riaffermare un diritto Costituzionale?
Ma di questo si avrà modo di riparlare. Come bisognerà riparlare di quegli onesti militanti ed elettori di base del Pd che postano bellissimi pezzi su Fb, ma seguitano a far parte di un partito che agisce esattamente al contrario. Moltissimi credo sia in buona fede. Altri penso che non lo siano. Per una volta consentitemelo: viva la Costituzione. Oggi mi sento di dirlo”.
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