In Germania “più che la fame potè l’onor”
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Mentre in Italia si aspetta di sapere se Berlusconi Silvio verrà condannato per evasione fiscale, se quindi avrà la fedina penale irrevocabilmente macchiata una volta riconosciuto colpevole di reato, piaccia o non piaccia alla Santanchè, a Cicchitto, a Gasparri e a tutti quelli che per un nonnulla andavano ad applaudirlo, e si aspetta pure di sapere come reagirà il PD all’eventuale immane tragedia che potrebbe colpire il “partito” negli affetti più cari, con conseguenze catastrofice per l’equilibrio (quale?) del governo Letta, in Germania dal mondo del calcio, sempre vituperato, sempre deriso, sempre additato al disprezzo pubblico, arriva l’ennesima lezioncina di “bon ton”.
Cos’è risuccesso a casa della Merkel?
Semplicemente che il presidente del Bayern Monaco, Uli Hoeness, sia stato formalmente accusato di evasione fiscale dal procuratore della capitale bavarese.
Però anche se si tratta solo di “accusa formale”, quindi ancora niente processi, in Germania che non è assolutamente un paese di m…., la gente invece di andare a fare il sit in sotto la casa di Hoeness, anche perchè la polizia tedesca con una bella dose di calci nel c… chiuderebbe la “riunione”, si è ribellata, ma contro Hoeness. Molti soci del club hanno infatti restituito la tessera, per la vergogna e per protesta. Di simile all’Italia cè che ovviamente i vertici del clud calcistico hanno mostrato la massima solidarietà al “furfantello” .
Oh, per la cronaca, Hoeness, che a onor del vero si era immediatamente autosospeso, che è pure un eroe nazionale per via del fatto che nel 74 è stato campione del Mondo con la Germania, che ha persino confessato la propria colpa, è addirittura proprietario di una fabbrica di salsicce.
Ecco, chi conosce i tedeschi, capirà come stanno soffrendo. Neanche per le salsicce rinunciano alla dignità .
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