Sparisce il palazzo dell’Anas
L’Aquila – Dal 1 al 21 agosto, demolizione della vecchia sede regionale dell’ANAS (foto) in via Venti Settembre, che sarà parzialmente chiusa per consentire i lavori. Scompare un altro pezzo di identità della strada, certo non bellissima, ma sicuramente capace di simboleggiare la periferia di uno degli accessi più importanti verso il centro. L’edificio, che è già stato sostituito con un’altra sede, presso il tribunale amministrativo, risale agli anni Settanta ed a tutti è sembrato davvero strano che sia stato danneggiato in modo irreparabile. Tant’è vero che viene abbattuto. Evidentemente, appartiene ad un passato costruttivo aquilano davvero discutibile e sommario. Anche il vicino palazzo di giustizia, risalente agli anni sessanta, e il viadotto detto di Belvedere sono stati sconquassati dal terremoto.
Il “palazzaccio” è stato alleggerito e recuperato (con una spesa rilevante) e dovrebbe essere riaperto per le sue funzioni ai primi del 2014. Il viadotto di Belvedere resta chiuso al traffico, e nessuno sa quando potrà tornare in esercizio. Se aggiungiamo anche l’hotel Duca degli Abruzzi, nelle vicinanze, clamorosamente crollato in parte, e altri edifici ormai già spariti sotto il piccone, dobbiamo chiederci: ma come era fatta questa città , nelle sue strutture più recenti, tutte le cemento armato e alcune firmate anche da famosi tecnici e ingegneri? Come è concepibile che siano crollati o siano rimasti danneggiati edifici e grandi strutture (tipo la facoltà di Ingegneria a Roio) che avrebbero dovuto rappresentare modelli costruttivi in una zona storicamente e notoriamente sismica?
Ora siamo, comunque, al palazzo dell’ANAS e altre demolizioni in zona seguiranno. In pochi anni, l’area tra via Venti Settembre e la stazione è rimasta sguarnita, oggi è aperta e ha gandi spazi che restano dopo le demolizioni. Per molti, una città stravolta e totalmente diversa. Per i giovani, una partenza che non prende spazio ai ricordi, perchè gli edifici demoliti o crollati spariscono presto dall’immaginario quotidiano.
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