“… francamente, me ne infischio”


Via col vento, film immortale che ad ogni “ripassata” in tv inchioda davanti al teleschermo milioni di persone di ogni età, contiene almeno una frase diventata celebre ed emblematica. Il capitano, quando gli parlano della donna di cui si era innamorato anni prima, dice riferendosi al suo destino: “Francamente, me ne infischio”. E’ l’espressione, sicuramente meno compassata rispetto al dialogo di quel vecchio film, che oggi in tanti ripeterebbero – e ripetono – quando sui giornali si dedica molto (troppo) spazio alla domanda: quando si vota per la regionali in Abruzzo?
L’ultima rivelazione (che interessa solo i politici) indica il mese di maggio del 2014 per il voto. Prima si parlava di novembre, o dicembre, 2013, ora siamo andati a finire al 2014 inoltrato. Ma non è sicuro: il presidente Chiodi deve ancora decidere la data e spetta a lui farlo. L’attenzione e il coinvolgimento di precari, disoccupati, pensionati a 400 euro mensili, giovani senza un euro e senza prospettive, agricoltori morti di… politica, commercianti e imprenditori strangolati dalle tasse e dalla crisi che non morde ma dilania, genitori distrutti dalla depressione di figli senza lavoro presente e futuro, è enorme. Tutti col fiato sospeso per sapere quando si vota. Anzi, meglio: per sapere quando non adranno a votare, o perchè ferocemente infuriati, o perchè emigrati altrove. Francamente, della data se ne infischiano, se ne fottono, se ne strafottono. Vorrebbero solo essere altrove. Chi sa quando i politici se ne renderanno conto.



29 Luglio 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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