M.C., incontro su ricostruzione

L’Aquila – Scrive Mia Casa: “Alla presenza dei rappresentanti delle migliaia di famiglie ancora sfollate e dei Comitati Inquilini e Assegnatari promossi dal Mia Casa d’Abruzzo, presso l’Auditorium “Elio Sericchi” della CARISPAQ di Via Strinella 88 a L’AQUILA, si è tenuto un INCONTRO molto partecipato, per cercare di dare una risposta sul “perchè” la ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica non sia stata sino ad ora sostanzialmente avviata.
I principali soggetti responsabili ed attuatori della ricostruzione pubblica, quali il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, il Presidente della Regione Gianni Chiodi, il Sindaco del Comune di L’Aquila Massimo Cialente, l’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Angelo Di Paolo, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, l’ATER e l’Assessorato alla ricostruzione del Comune Capoluogo, sebbene ufficialmente invitati, per ovvi e ingiustificabili motivi, non si sono presentati all’incontro.
Infatti, che cosa avrebbero potuto dire “di credibile” agli Inquilini, agli Assegnatari, e in particolare alle migliaia di famiglie ancora sfollate, che stanno ancora aspettando “proprio da loro” risposte certe e iniziative concrete in merito alla “ricostruzione” e alla “messa in sicurezza antisismica” degli innumerevoli alloggi pubblici realizzati nelle zone ad alto rischio?
Pio Rapagnà, Coordinatore del Mia Casa, ha “denunciato” che in questi 4 anni e 4 mesi ormai trascorsi dal 6 aprile 2009 la ricostruzione pesante ed il consolidamento sismico della Edilizia Residenziale Pubblica è rimasta completamente ferma, il che “dimostra” aldilà di ogni ragionevole dubbio, la manifesta incapacità e “non volontà” da parte dei soggetti competenti di procedere alla ricostruzione medesima, pur disponendo già dal 15 agosto 2009 delle risorse economiche necessarie.
Per questo, tutti i presenti, alfine di scongiurare addirittura la stessa perdita e l’utilizzo “improprio” delle risorse economiche che lo Stato ha messo a disposizione per la Edilizia Residenziale Pubblica, hanno deciso di “chiedere” con ancora più forza l’avvio immediato della ricostruzione “di tutte le Case E” e non soltanto di alcune, come quelle dell’ex-Moro di Via Antica Arischia, che, evidentemente hanno un “particolare e maggiore interesse” per l’ATER di L’Aquila rispetto agli alloggi ex-GESCAL, essendo essi alloggi “acquistati” da un costruttore privato, con tanto di mutuo annuale, e concessi in locazione con affitto “maggiorato” e di entità di molto superiore allo stesso equo canone.
Il Mia Casa d’Abruzzo, in occasione della prossima seduta del Consiglio regionale, chiederà la canvocazione di un “incontro congiunto” tra le Istituzioni pubbliche regionali e locali, i “soggetti attuatori” della ricostruzione e le rappresentanze degli Inquilini e Assegnatari, e avanzerà la proposta di attuare e partecipare ad una “gestione sociale e diretta” dell’ATER, della ricostruzione e della messa in sicurezza sismica di tutti gli Edifici di Edilizia Residenziale Pubblica, regionale, provinciale e comunale.
I presenti, hanno confermato di volere proseguire con il digiuno a rotazione da portare avanti sino alla “Perdonanza Celestiniana” e manifestarlo come popolo aquilano al seguito del “Corteo della Bolla”.
Infine, è stato letto e firmato un “nuovo appello” al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per chiederne l’intervento, affinché si dia immediatamente inizio alla ricostruzione e si possa essere “rassicurati” circa le reali volontà degli attori regionali, delle Istituzioni locali e dei loro “soggetti attuatori” ed enti strumentali, protagonisti di una vicenda dolorosa e amara che agli occhi di qualsiasi Cittadino correttamente informato, risulta essere quantomeno surreale e non più giustificabile.

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