L’ex prefetta che non si commuoveva resta a galla: designata agli Affari dei culti


L’Aquila – UNA SCELTA CHE FARA’ DISCUTERE – LA FUNZIONARIA E’ INDAGATA DAI MAGISTRATI DI NAPOLI – (Foto: la Iurato alla Perdonanza del 2011) – In attesa degli esiti di un’inchiesta giudiziaria che la coinvolge, l’ex prefetto dell’Aquila Giovanna Maria Iurato figura – come ha deciso il consiglio dei ministri e si legge nelle note ufficiali ministeriali oggi – tra gli alti funzionari che si occuperanno degli Affari dei culti presso il Ministero dell’Interno. Una designazione che fa, e farà discutere, visto che la signora è appunto indagata con altri in una vicenda di appalti partita da Napoli. Appalti molto rilevanti.
Intanto vediamo cos’è questo apparato ministeriale, certo di non grande rilevanza, ma sempre importante e ben remunerato. La Direzione Centrale per gli Affari dei Culti vigila sulla concreta osservanza dei princìpi contenuti negli articoli 3, 8 e 19 della Costituzione e delle normative vigenti, ordinarie e speciali, in materia di libertà religiosa e di regolamentazione dei rapporti Stato-Confessioni religiose, al fine di rendere effettivo il diritto alla libertà religiosa.
In questo ambito si colloca il lavoro svolto dall’Osservatorio sulle politiche religiose, che rappresenta una delle prioritarie funzioni assegnate, con D.M. 28 dicembre 2001 e successive modifiche, alla direzione centrale – Ufficio politiche dei culti e relazioni esterne. Nato con lo scopo di esaminare ed approfondire le realtà dei culti diversi dal cattolico in Italia e la conoscenza del fenomeno religioso e delle sue delicate implicazioni, svolge compiti di studio e di monitoraggio delle realtà religiose presenti nel Paese e delle problematiche ad esse connesse.
La direzione partecipa, anche, ai vari consessi internazionali, a cui l’Italia aderisce, dove la tematica della libertà religiosa è particolarmente sentita rappresentando uno dei fondamentali principi posti alla base della dignità umana. La direzione, si articola in due grandi aree, destinate: l’una alla cura degli Affari del Culto Cattolico e l’altra degli Affari dei Culti Acattolici.
Un incarico secondario, una sorta di parcheggio per la Iurato in attesa di quanto decideranno i magistrati che indagano su di lei e su altri? Si può vederla anche così. Ma negli aquilani resta il ricordo, non gradevole, di quando la prefetta incappò in una situazione quanto meno imbarazzante. In una conversazione telefonica confessò di aver ostentato una commozione che non provava, durante una cerimona di omaggio agli studenti morti nell’edificio crollato di via Venti Settembre.
Un brutto incidente di percorso, anche se lei spiegò di aver provato solo nervosismo ed emozione in quei momenti, forse senza rendersi contro di quanto accadeva. Magari per un prefetto qualcosa di sconveniente. In seguito, la Iurato fu rimossa dall’incarico aquilano, ed era già scoppiata per lei la bufera dell’inchiesta napoletana. Il consiglio dei ministri ora propone una nomina-parcheggio: formalmente, tutto regolare. Nessuno va giudicato prima dei giudici.


27 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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