Sarà inutile ricostruire tra vuoti e assenze
L’Aquila – (di Pietro Di Stefano, assessore alla ricostruzione) – ALLARMANTI FUGHE DI UFFICI E INQUIETANTI LIQUIDAZIONI DI ISTITUZIONI CULTURALI – TORNANO I TENTATIVI DI SPOLIAZIONE DELL’IMMEDIATO DOPO SISMA? – La ricostruzione della città dell’Aquila attraversa una fase delicatissima, dove alla certezza dei tempi, scanditi dal documento sui criteri operativi di azione nei centri storici e dallo snellimento delle procedure tramite l’ideazione della scheda parametrica, si affiancano l’esiguità e l’incertezza dei fondi a disposizione.
Anche il nostro nuovo vescovo, Mons. Petrocchi, si fa garante della disponibilità della Chiesa su ogni apertura possibile verso l’unica direzione percorribile, quella della sinergia fra istituzioni atta a concentrare attenzioni e cure verso la città .
Ma una città è tale solo se ci sono i cittadini, se non la si priva, dunque, di tutte quelle funzioni vitali che hanno il potere di trasformare le pietre in comunità .
Giungono così allarmanti le notizie sulla liquidazione della Accademia dell’Immagine, generatrice di talenti e bellezza, e sullo spostamento a Pescara di Sviluppo Italia, attrattore di investimenti e impresa. Non è accettabile che si fiacchi ulteriormente una città indebolita da un evento calamitoso. Sembra di essere ritornati al mese di aprile del 2009, quando, approfittando della prostrazione e dell’entropia tipiche dei primi giorni, si tentò, tramite una OPCM, di spostare quante più funzioni amministrative possibili nelle altre province. La forza e l’orgoglio con i quali si fronteggiò quella situazione piratesca e si costrinse l’allora Governo a non far rimanere traccia di quell’Ordinanza, non dovrebbe rimanere solo la memoria di un episodico orgoglio, ma essere di stimolo per le azioni future, prima che L’Aquila diventi la storia di una città incompiuta, mutilata nelle funzioni e nella dignità .
Chiedo al Presidente Chiodi, qualora avesse intenzione di candidarsi nuovamente ad essere il Presidente della Regione Abruzzo, di cercare, questa volta, di assolvere ai doveri nei confronti dell’intero territorio rappresentato, senza vedere nella ricostruzione del capoluogo di Regione solo utili occasioni di visibilità e finanziamenti.
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