Tangenti ACA Ater, in tribunale indagati


Pescara – Le persone coinvolte ed indagate, in tutto sei, nel nuovo scandalo tangentizio che riguarda l’azienda acquedottistica ACA e l’istituto di edilizia residenziale pubblica Ater di Chieti, sono comparse questa mattina in tribunale per essere interrogate dai magistrati che ne hanno disposto la detenzione domiciliare. Le ipotesi di reato sono pesanti: concussione, corruzione, truffa, falsi e altri reati minori. Tra gli indagati il presidente dell’ACA Di Cristofaro (foto) e l’ex presidente dell’Ater (dimissionario) Lancia. Tutti sotto accusa in base a quanto denunciato dall’imprenditore aquilano Claudio D’Alessandro, spremuto – afferma – per tangenti alquanto rilevanti. Se voleva lavorare, doveva anche pagare, sostiene l’uomo, un importante operatore economico noto in Abruzzo e in passato coinvolto in inchieste giudiziarie anche lui. Tutto da provare e da ricostruire, anche se molti elementi hanno convinto la magistratura ad assumere subito provvedimenti restrittivi. Come accade sempre, tutti affermano la propria innocenza, i difensori si dicono sicuri di poterla provare per tutti, compreso l’ufficiale dell’Esercito anche lui coinvolto e agli arresti domiciliari. Lancia ha eluso l’assedio dei giornalisti ed ha detto: “Non parlo”. Di Cristofaro, indicato dall’imprenditore che accusa come l’orso marsicano, ha detto: “Che ne so io di questo nomignolo? Ignoro chi sia l’orso marsicano”.


25 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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