Notizie aquilane, pianto o risate?


L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Tutto può succedere a L’Aquila tranne che annoiarsi. Calma, non è che sia diventata come Rimini d’estate ( e magari anche d’inverno) ma se soltanto ci si limita a leggere le notizie del giorno c’è da divertirsi, oppure da piangere a seconda delle notizie stesse che riguardano sempre e comunque situazioni assurde.
Qualche giorno fà si cominciò con la storia della “bolla” o meglio con la terribile problematica scatenata dai dubbi su chi
dovrà “portarla” durante la sfilata della “perdonanza”.
C’è gente che da varie notti non chiude occhio pensando al dubbio che assilla l’amministrazione comunale. La porta il “giovin signore”? E se la porta il “giovin signore” quanto “giovin” deve essere, perchè a un certo punto sembrava che toccasse al Sindaco, che è caso mai giovanile ma non “giovin” al punto giusto. E vai con interventi di ogni tipo. Poi si comincia a parlare di altre figure da prendere in considerazione, dal Comandante dei Vigili urbani a qualche altro funzionario del Municipio.
Addirittura qualche giornale titola “….fatti fuori la dama e il giovin signore…”, roba da rischiare con i tempi che corrono, di trovarci la città piena di agenti dei servizi segreti di mezzo mondo per scovare l’assassino, che non può neppure essere il maggiordomo perchè non ce l’ha più nessuno.
E mentre si decide per la bolla, con San Celestino che non credo stia pensando nulla di buono in merito, esce fuori un’altra chicca.
L’”affaire” strisce blu.
Verrebbe quasi voglia di non dire altro per stuzzicare la curiosità morbosa della gente.
E invece i giornali svelano l’arcano. Si tratta delle strisce che delimitano i parcheggi a pagamento.
E qui, chiedo perdono se tronco a metà il discorso, ma credo sia il caso di non dire altro.
Perchè, passi per la bolla visto che la perdonanza c’era da secoli (ma certamente non come la vediamo …da un pezzo) e non l’ha fermata neanche il terremoto, ma solo sentir parlare di parcheggi a pagamento, si avete letto bene, a pagamento, in una città dove si strepita (giustamente) per pagare almeno meno tasse, in una città nella quale con la scusa del sisma e delle demolizioni sono stati abbattuti centinaia di alberi e si respira piu’ “cemento” che aria, in una città dalla quale sono stati “esodati” migliaia di abitanti e girano più camion che “cristiani”, è impossibile che qualcuno pensi veramente a ripristinare i parcheggi a pagamento.
A proposito, ma la vernice per le strisce chi la paga?”.


23 Luglio 2013

Categoria : Dai Lettori
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