Bell’esempio di rispetto dell’ambiente…

L’Aquila – GLI ANIMALI PROTETTI SI UCCIDONO, I BOSCHI DI BRUCIANO E NESSUNO PAGA MAI PER NIENTE – (Foto flickr.com) – Scrive Ugo Centi: “Era il 9 agosto 2007, circa due anni prima del sisma, e sulla montagna di S.Giuliano, a due apssi dall’Aquila, si sviluppo un furioso incendio. Colonne di fumo si levarono per ore e giorni: 160 ettari di storica pineta finirono in cenere, e con essi un simbolo del paesaggio. E per me che lo vedevo dal balcone della casa dei mie genitori, un colpo al cuore. Quegli alberi rappresentavano qualcosa di più, di semplici piante.
Si disse che le fiamme si erano dipartite da un cantiere sulla vicina autostrada, dove erano in corso dei lavori per sostituire i guard-rail. Ne nacque un processo penale ai danni della Società Strada dei Parchi, con conseguente intervento di parte civile del Comune che chiede circa 5 milioni di danni.
Ma il processo è ancora pendente e la prescrizione, dice oggi la Giunta comunale aquilana (con delibere 316 del 3 luglio 2013), si avvicina. E con essa, aggiunge la giunta, si allontana l’aspettativa di ottenere il rimborso. Così la stessa Giunta ha deciso di approvare una transazione, cioè un accordo, con le assicurazione. Se va in porto si chiuderà con 3 milioni di risarcimento. Ed il Comune non avrà null’altro a pretendere”.
Ndr: Dalle nostre parti i numi tutelari dell’ambiente sono molto occupati a combattere Ombrina (senza dire, però, dove si debba prendere l’energia che tutti consumano, anche loro…), ma non si accorgono di quanto avviene altrove. Dei terribili danni degli incendi (tutti dolori o colposi, si sa) del 2007 non è mai stato detto nulla. Mai un colpevole identificato, e per San Giuliano un processo che, quando arriverà, probabilmente sarà del tutto inutile. Qui si uccidono animali protetti e si brucia la natura. Si versa sterco in mare e si chiudono gli occhi per trent’anni sulle immense discariche di veleni lungo il Pescara, a Bussi. Altro che regione verde d’Europa e altre pompose banalità per riempirsi la bocca. La realtà è semplicemente desolante.

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