Terremoto, paura e inquietanti silenzi


L’Aquila – Terremoto nelle Marche, ore 3 e 32, magnitudine locale 4,9. Una forte scossa getta dal letto migliaia di persone anche lungo la costa abruzzese, nell’interno, a L’Aquila e a Teramo. Ma questo là per là nessuno viene a saperlo. Sulla costa, numerosi aquilani e residenti negli altri centri della fascia appenninica abruzzese. Per loro la paura e l’ansia sono doppie: temono, infatti, che ancora una volta L’Aquila sia stata colpita, quella incredibile coincidenza di orari inquieta ancora di più. Chi era rifugiato sulla costa nel 2009, sa che le scosse più forti del sisma aquilano sono state tutte nettamente avvertite specie sulla costa teramana, quindi si diffonde una paura doppia.
Solo il nostro giornale e Ilcapoluogo.it danno, dopo pochi minuti, dei dati precisi: il sisma ha avuto epicentro nelle Marche, a una ventina di chilometri da Ancona e Porto Recanati, in mare. Chi cerca di sapere qualcosa di più, trova il bollettino sismico dell’Istituto nazionale di geofisica INGV fermo su una scossa al Nord, di leggera entità: così sarà fino ad dopo le 4. Incredibile, ma è avvenuto proprio questo. Siti stranieri (come CESM) portavano dei dati sul sisma, quelli che abbiamo utilizzato per informarvi pochi minuti dopo le 3 e 32, l’INGV ancora no. La Protezione civile abruzzese non ha ritenuto, o non ha saputo, diffondere un comunicato o una nota pensando agli aquilani che erano nel teramano o a Pescara. Bisognava farlo rapidamente, ma non è stato così. Diciamo inquietanti silenzi? Proprio così, quelli di chi dovrebbe rapidamente raggiungere i cittadini e renderli edotti della situazione.


21 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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