… e io pago!


L’Aquila – Scriva Franco Taccia: “Tutti a L’Aquila conoscono il “budello”, con tanto di semaforo, che si trova a Gignano, nei pressi della piazzetta. Era un stradina intorno alla quale da anni sono aumentate a vista d’occhio costruzioni di ogni tipo e, che, con il crescere del numero delle costruzioni, ha finito per diventare sempre piu’ stretta. Anche perche’, mezzo metro di qua per un giardino, mezzo di la per un muretto, altro non poteva accadere. Chiaramente siccome a L’Aquila, ma anche altrove, prima si costruisce e poi si fanno le opere di urbanizzazione, pian piano la zona si è riempita di villette, palazzi, persino una scuola, sempre passando per il budello”.
Altra zona, ma molto vicina, quella che dopo via della Polveriera e della vicina via Piemonte, ha visto sorgere uno degli sgorbi edilizi del complesso “CASE” (forse non è piu’ il caso di chiamarlo progetto visto che purtroppo è adato avanti).
A 100 metri in linea d’aria un insediamento residenziale di belle villette, cui si accede dalla superstrada di Bazzano (credo si chiamasse così, una volta).
Veniamo al dunque. A fianco (cioè a 2 metri dalle finestre) delle palazzine “CASE” nei mesi scorsi è stata realizzata una strada
monca (non completata) che dovrebbe completare un anello che circonda le “CASE” e si dovrebbe (speriamo mai) congiungere con la viabilità di Gignano. Pero’, certo son cattivo, ha tutta l’aria di essere stata fatta sopratutto per evitare al complesso di villette prima citato, ed in via di espansione, di dover usare la superstrada. Ed ha anche tutta l’aria di essere la scusa per il cambio di destinazione d’uso di tutti i terreni agricoli della vallata vicina. E fin qui, nella anormalità, tutto normale.
Quel che non è normale affatto è invece che la strada incompleta, fatta con i nostri soldi, lunga circa 1500 metri, sta già sprofondando per un tratto di un centinaio di metri, visto che è realizata su terreno argilloso, ricco d’acqua, con lo strato di fondazione evidentemente non sufficentemente solido, al disopra del quale è stato disposto il binder o conglomerato bituminoso che dir si voglia. Come non è normale che qualche mese fa si siano sprecati soldi per predisporre la segnaletica orrizzontale e come è incredibile che ieri qualcuno, spero non un privato, abbia spalmato uno straterello di asfalto, a mo’ di stuccatina, sulla fenditura lunga piu’ di 50 metri che si è creata alla fine del tratto.
Sono a disposizione, gratuitamente per visite guidate sul sito, anche a favore di chi avrebbe dovuto evitare che quanto segnalato succedesse.


19 Luglio 2013

Categoria : Dai Lettori
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