Via Venti Settembre, una Via Crucis
L’Aquila – Via Venti Settembre, la strada più importante e anche piiù caotica attorno al centro storico aquilano, da questa mattina tornata percorribile: piano, senso unico, transenne a non finire, macerie, ricordi, ombre di morti a decine che aleggiano nel paesaggio spettrale. Era un caos dalla mattina alla sera, esempio palpabile della storica incapacità aquilana di risolvere con misure e intelligenza i problemi della circolazione urbana. Ma a ripensarci ora, ci si sente stringere il cuore: magari potessimo riavere quel caos, quella confusione, quelle doppie code initerrotte di veicoli sotto il Sole cocente dell’estate, sotto la neve (rarissima) dei sani e gelidi inverni aquilani. Magari.
Ora è tutto stravolto, la morte abita nelle stradine laterali, dove si sono consumate tragedie senza limiti: Casa dello studente, palazzo di fronte, via Campo di Fossa e più, palazzo accanto all’Anas, con tanti morti stritolati dal sisma furioso del 6 aprile, ore 3,32.
Ripercorrere oggi via Venti Settembre (ma il vostro cronista l’aveva già visitata a piedi due mesi fa) è camminare in un indicibile disagio, aggirarsi per la città morta, guardare con melanconia le auto una dietro l’altra, che procedono lentamente, quasi con il rispetto che si deve ad un luogo cimiteriale. La lunga strada che era L’Aquila per tutti (chi non era costretto a percorrerla almeno due volte al giorno?) è un itinerario doloroso, una Via Crucis e il Golgota è il centro storico, lì accanto, alla sommità delle salite e dei vicoletti che vi si inerpicano solitari, già invasi da erbacce e da smunti cani o gatti che vivono anche loro la sofferenza degli esseri viventi. I piccioni sono immobili in mezzo alle strade vuote, accoccolati sui pavimenti che non servono più a nessuno.
Via Venti Settembre torna comunque il percorso utile per procedere verso il centro (e la minima parte percorribile a piedi dA giugno), verso la Villa comunale, viale Crispi, viale Collemaggio. Dovrebbe essere riaperta oggi anche un’altra importante arteria, via Castello. Numerose altre strade secondarie sono già aperte. Tutti si augurano che le verifiche abbiano messo a tacere paure e dicerie sui “vuoti” sotto la sede stradale e sul Ponte di S.Apollonia. Speriamo. (G.Col.)
(Nelle foto Col: Come appare oggi Casa Ciarletta, di fronte al Grand Hotel e del Parco. Uno sguardo da via Venti Settembre su via S.Agostino, e le macerie l’8 aprile scorso, 48 ore dal sisma più forte).
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