Ventricina, sarà una bandiera del territorio
Carunchio – Magari ci sono voluti alcuni decenni per fare ciò che si poteva e doveva fare da quel dì: valorizzare e promuovere i prodotti alimentari, specie se sono originali e di grande valore gastronomico, come la ventricina del Vastese. Ma tant’è, l’Abruzzo cammina come una lumaca storpia nella propria valorizzazione, tardivo e ottuso da sempre. ora, però, si cambia, o almeno questo si spera.
C’e’ il via libera di Bruxelles all’iter di riconoscimento del marchio di qualita’ per la ventricina vastese. E’ stato reso noto nella presentazione della seconda edizione del Festival della ventricina, in programma per il 20 e il 21 luglio a Carunchio. “Le prossime fasi prevedono la costituzione del Comitato scientifico – ha spiegato l’assessore regionale Febbo – e la definizione dei disciplinari. Si tratta di un rinoscimento ampiamente meritato per uno dei nostri prodotti piu’ originali, copiato da diverse aziende nazionali. E’ giusto riappropriarci di quella fetta di mercato, offrendo un originale doc, con una tradizione centenaria, inimitabile”. Si spera ora nello sviluppo della produzione legata alla ventricina, che consenta una decorosa fonte di reddito per i territori interni.
Il Festival, che contempla anche un convegno sulle ipotesi di sviluppo dell’economia legata alla ventricina, stand espositivi e ristorante gourmet, curato fa quattro donne chef che prepareranno piatti della tradizone a base di ventricina, e’ stato illustrato dal sindaco di Carunchio, Gianfranco D’Isabella. “Stiamo pensando alla creazione di un’Ati tra le 20 aziende coinvolte, l’Universita’ del Molise, che ha realizzato diversi studi scientifici sulla ventricina, ed il Cotir, all’interno di quel discorso piu’ ampio che culminera’ con la creazione del distretto della carne”.
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