Femminicidio, le note di Break the chain


Casalbordino – Scrive Enzo Dossi: “Centotredici donne uccise in Italia in meno di un anno, di cui 73 dal proprio partner “sono un’emergenza che come tale va combattuta”. Non solo, “in Italia c’è ancora un fortissimo maschilismo”. Ad aprire la serata sono stati il sindaco Remo Bello e Maristella Lippolis, di Se non ora quando Abruzzo. “Le ragioni della vita devono prevalere su quella della morte, ma purtroppo il femminicidio è un fenomeno che non si arresta. La maggior parte degli atti di violenza avviene da parte di uomini che hanno una relazione con la donna, in corso o passata e che non accettano la libertà della donna”. Anna Maria Falasca e Lucia Anna Lalli, le Donnedamare di Casalbordino, lanciano il loro forte messaggio a favore di una cultura dell’uguaglianza e del rispetto tra uomo e donna. Il lungomare casalese è stato illuminato dai lumini rossi, vicini alle scarpe rosse, a ricordare le vittime del femminicidio. Erano in tante le donne partecipanti, di tutte le età, e arrivate da tanti comuni del territorio. A seguire la danza sulle note di Break the Chain che ad ogni tappa verrà riproposta insieme alla lettura di testimonianze significativi legati al movimento One Billion Rising. Il corteo si è poi diretto verso la statua della Madonna, facendo tappe nei pressi dei lidi. A parlare sono stati Nicola Bussoli, presidente dell’associazione Amare e la rappresentante di Donn’è di Ortona, presente alla manifestazione con molte donne. Nutrite anche le rappresentanze di Scerni, Atessa ed altri comuni, oltre alle scuole di danza di Casalbordino. Prima dell’ultima danza i due sindaci donna, Tiziana Magnacca e Silvana Priori, che hanno aderito alla manifestazione sin dalle prime fasi organizzative, non hanno fatto mancare il loro messaggio. Il sindaco di San Salvo, oltre che alle donne, si è rivolta agli uomini presenti, figli, mariti, nipoti delle donne partecipanti al flash mob, affinchè proprio da loro “parta una rivoluzione culturale, nel segno del rispetto e della non violenza”. Il sindaco di Torino di Sangro, dopo aver letto un brano di Serena Dandini, ha ricordato come “l’amore non è paura, ma è libertà di essere se stessi” .A chiusura della manifestazione vicesindaco di Casalbordino, Vincenzo Cocchino, << L'uomo che usa la violenza è un uomo che perde". Può essere questa la sintesi di una serata in cui le donne sono state le assolute protagoniste>>. Molte le persone che hanno seguito la manifestazione . “E’ solo un primo appuntamento hanno ricordato le organizzatrici. Ci tenevamo ad unirci a tutte le altre manifestazioni che le Donnedamare hanno organizzato in Italia. Quello che abbiamo voluto lanciare è un messaggio a cui teniamo molto e proseguiremo su questa strada. Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati con passione per organizzare questo appuntamento e tutte le donne e gli uomini che con la loro presenza hanno voluto gridare no al femminicidio”. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Casalbordino”.


18 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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