“Accuso Piccone di mendacio”
L’Aquila – Riceviamo da Alfonso Magliocco (uno dei dirigenti aquilani del PdL): “Accuso Filippo Piccone di mendacio. Affermare che la discussione sulle candidature bisognava farla prima di comporre le liste contraddice la richiesta specifica venuta dalla segreteria regionale di individuare criteri e regole senza indicare direttamente i soggetti da mettere in lista. Così come sono state eluse le richieste delle segreterie provinciali di rappresentare nelle liste tutti i territori della Regione. L’opportunità di “non fare nomi” ha visto il Presidente Chiodi (al quale può essere chiesto riscontro!) come uno dei maggiori sostenitori di tale metodo!
Mentire in modo così spudorato non aiuta a superare il momento difficile, così come affermare “una volta chiuse le liste si dovrebbe lavorare tutti insieme per vincere le elezioni” (stampa odierna) dopo aver perpetrato uno scempio pretendendo che non ci debba essere reazione, la dice lunga sulla malafede di chi è responsabile di liste concepite in questo modo!
Affermare poi che di ciò si dovrà parlare all’interno del Partito ma evitare, contestualmente, la convocazione della segreteria regionale, pure da più parti richiesta, rientra nella logica di chi vuole mettere a reddito la furbizia in danno della verità .
Piccone deve andarsene! Per quello che ha fatto oggi e per quello che ha fatto ieri. I debiti impagati della precedente campagna elettorale ci costringono ad una partita in salita sui media locali, la situazione della Provincia con dirigenti di Celano mandati a L’Aquila è un ulteriore percorso in salita. Il tutto unito all’esclusione dalle liste dell’Aquila e Pescara, scelta a lui riconducibile, la dicono lunga su una inadeguatezza che il PDL non può continuare a scontare!”.
(Ndr) – Naturalmente l’on. Piccone, se lo vorrà , avrà su questo giornale lo spazio e l’evidenza per replicare a Magliocco.
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